Antonio Di Natale si confessa in un’intervista rilasciata a Sky Sport, parlando a 360 gradi della sua carriera. Tappa fondamentale, manco a dirlo, quella di Udine: “Non ho nessun rimpianto – dichiara – ho fatto due europei, un mondiale e ho avuto l’opportunità di giocare in un club, l’Udinese, che mi ha dato tante soddisfazioni. Qui è casa mia. Sono arrivato tardi in Serie A, a 26 anni. Oggi ci sono tanti ventenni che esordiscono in Serie A, ma è più difficile confermarsi che debuttare nella massima serie. Finirò la carriera a Udine, col presidente ho uno splendido rapporto e i risultati che sono riuscito a raggiungere con questa maglia sono tutti merito suo. L’Europa League per noi è uno Scudetto.
Sul suo futuro sembra avere le idee chiare: “L’Inter non ha bisogno di me. Potrei avere un futuro da dirigente all’Udinese; per il ruolo di allenatore invece preferirei allenare i piccoli, con i grandi ci vuole più pazienza.
Di Natale racconta anche alcuni retroscena legati alle squadre in cui sarebbe potuto approdare, partendo dalla Roma: “Uno degli allenatori a cui devo di più è Domechini. Lui e Spalletti hanno provato a portarmi a Roma in passato ma il patron Pozzo ha deciso di trattenermi ed è andata meglio così. C’era anche la possibilità Milan la scorsa estate ma ho preferito restare a Udine”.
Infine, come ipotetico successore di Cavani al Napoli, commenta: “Napoli è la mia città, ma spero che Edinson resti a lungo. E’ un grande campione e il Napoli si merita giocatori come lui”.
A.I.