Morgan De Sanctis è intervenuto sulle frequenze di ‘Radio Marte’ per fare il punto della situazione sul Napoli, a pochi giorni dalla trasferta di Pescara: “Non torno a Pescara con una squadra di club da parecchio tempo, ho iniziato a giocare proprio lì, finalmente mi capita anche questa opportunità”.
Ammonizione a Milano – “Riprendo sempre il gioco sulla parte destra, quando giochiamo fuori casa i raccattapalle cercano di infastidirmi e molti cartellini gialli li ho presi per perdite di tempo. Non avevo mai saltato una partita per squalifica in tanti anni di carriera. Cercherò di essere più attento e farmi capire meglio dai direttori di gara”.
Cori razzisti – “Ci sono tanti tipi di discriminazione, i napoletani sono oggetto di discriminazione territoriale che non viene giudicata come quella razziale ma è altrettanto grave. I cori beceri contro la nostra tifoseria vanno puniti”.
Vittoria col Cagliari – “E’ stata fondamentale per aumentare il margine sulla seconda ma guai ad abbassare la guardia. Da questo entusiasmo dobbiamo trarre solo energia positiva stando attenti alle insidie a cominciare da Pescara. Sarebbe interessante chiudere il discorso prima dell’ultima partita di Roma che potrebbe essere pericolosa ai fini del risultato”.
Scudetto – “Il secondo posto è un grandissimo risultato anche se non l’abbiamo ancora acquisito. Credevamo allo scudetto ma lo scontro diretto non è andato come volevamo. Negli scontri successivi la Juve ha sempre vinto e meritato il consolidamento del primo posto in classifica”.
Crollo spagnolo in Europa – “I tedeschi stanno facendo un lavoro organizzativo eccezionale, stadi stupendi e format nuovi. Il Napoli deve stare in questa competizione, lo merita ma con competitività. Sarà dovere dalla società cercare di allestire una squadra che possa essere super competitiva per fare bene in Champions che è la vetrina più importante del calcio mondiale”.
Portiere del futuro – “Credo che per essere il portiere del Napoli bisogna avere già un aspetto psicologico pronto. La società sa benissimo che per il Napoli ci vuole uno che sappia gestire la pressione della piazza che non è come le altre. Ci vuole esperienza. Nella Juve, nel Bayern si vivono pressioni ma non come Napoli. Questa passione della gente tante volte pesa sui calciatori per questo servono elementi di esperienza con tante partite alle spalle. Parlando con alcuni colleghi mi accorgo che non tutti hanno la personalità per indossare la maglia azzurra”.
Cavani e Mazzarri – “Loro conoscono pregi e difetti di Napoli e sanno che vale la pena restare in questo ambiente. Il mio è un invito ad alcuni calciatori che hanno titubanze sulla piazza, qui ci vuole entusiasmo per fare bene. E’ difficile ma bello e gratificante giocare qui”.
Partita di Pescara – “Gli abruzzesi hanno pareggiato a Roma e non sarà una passeggiata all’Adriatico. Non hanno pressioni, si sentono liberi di giocare e diventa veramente complicato. Prima chiudiamo il discorso meglio è, cominciando da Pescara”.