Christian Bucchi per novanta minuti, dovrà mettere i sentimenti da parte e pensare solo al suo Pescara, in piena lotta salvezza: “Prima della partita ci sarà di sicuro l’emozione del tempo trascorso insieme – dice ai microfoni di ‘Crc’ – ho dedicato tempo e condiviso emozioni con gli azzurri. Poi, però, penserò ad allenare la mia squadra e quindi per quei minuti saremo avversari ma il mio affetto e stima per il Napoli non finisce. Nella mia ultima esperienza a Napoli c’erano molti calciatori che adesso ancora sono in rosa. Quindi tutti tranne quelli delle ultime campagne acquisti. De Sanctis e’ un caro amico ci siamo sentiti anche la settimana scorsa sarà bello rincontrarci anche se per la durata sella partita saremo ‘rivali'”.
In merito all’esperienza che sta maturando sulla panchina abruzzese, Bucchi commenta: “Sapevo che la strada dell’allenatore sarebbe stata piena di difficoltà, però e’ un’esperienza formativa, anzi penso proprio che queste difficoltà aiutino la mia crescita. Cerchiamo di non chiudere questo campionato in anticipo e giochiamo con dignità e coraggio sempre. Contro il Napoli ce la giocheremo. Certo, gli azzurri sono forti ma il Pescara non partirà da sconfitto e alla fine sarà il campo a dare i suoi responsi. Spero che sabato riusciamo a essere migliori del
super Napoli”.
Bucchi analizza anche l’operato di Walter Mazzarri a Napoli, sostenendo che di meglio non poteva fare: “Ha fatto qualcosa di incredibile a Napoli e sarebbe opportuno che restasse almeno un altro anno perché ha ormai plasmato la squadra e l’ ha migliorata di anno in anno. Poi, non dimentichiamo che se il Napoli ha partecipato a competizioni europee è merito anche del tecnico. Spero che Mazzarri resti“.
Consigli per gli acquisti: anche quest’anno diversi calciatori del Pescara sono accostati al Napoli. Ecco i consigli dell’allenatore biancoazzurro: “Perin è il calciatore più pronto per approdare in una grande piazza. Poi, il Pescara gode di ottimi elementi come, Quintero e Weiss che hanno delle qualità incredibili ma sono giocatori che secondo me hanno bisogno ancora di una stagione di adattamento. Devono capire ancora che significa giocare e lavorare non per se stessi ma per la squadra. Però, tutto questo rientra nella norma visto che questi calciatori vengono da culture calcistiche diverse. Il tempo di adattamento di uno straniero è diverso rispetto a quello di un calciatore italiano. Perin è un giocatore di prospettiva, ha voglia di crescere e migliorarsi e sono certo che sarà lui il futuro di grandi club e perché no, anche della Nazionale”.
A.I.