Paolo Cannavaro è intervenuto ai microfoni di ‘Radio Marte’ per fare il punto sul momento del Napoli: “Non è in discesa la strada al secondo posto, vincere sarebbe stato importantissimo ma non perdere comunque è stato importante e i quattro punti di vantaggio sono un’arma in più ma non siamo tranquilli. Anche noi sapevamo che si poteva vincere ma questo non significa che non ci abbiamo provato, di fronte avevamo il Milan e non gli ultimi arrivati e quando sono rimasti in 10 sono stati difensivamente più accorti”.
Contro i sardi “Col Cagliari c’è il pericolo, non è una frase fatta. Lo stiamo studiando, è una squadra che gioca a calcio, hanno le idee chiare e sarà una partita complicata ma noi vogliamo vincere. Siamo carichi e tutti andiamo nello stesso obbiettivo, a fine campionato poi si tireranno le somme. Attenzione a non sottovalutarlo, hanno dimostrato di non subire le pressioni dei casini che hanno affrontato, hanno un gioco preciso e affiatamento; sono una delle sorprese di quest’anno”.
Amarcord L’anno scorso finì in goleada e io aprii la strada alla vittoria e i ricordi per i difensori sono sempre nitidi; meno male che non feci il quarto o il quinto altrimenti i tifosi avrebbero detto: “Vabbuò ‘a signat pur Cannavaro”.
Rammarico scudetto” Il secondo posto ti dà una certa tranquillità di ritiro, la programmazione del club; la cosa importante è mantenere questa continuità europea. Questo è il nostro obbiettivo e se dovesse arrivare dalla porta principale sarebbe un grande traguardo”.
Tifosi che perdono di vista la realtà “Il secondo posto ci gratifica, il rammarico non perché non c’abbiamo provato ma c’è per alcune partite in cui il pareggio ci ha fatto distaccare da una Juve che viaggia a velocità supersonica: tutti si sono fermati in campionato tranne loro. C’è chi parla per delusione perché il campionato poteva andare in una situazione diversa am quelli che non si accontentano sono quelli che perdono il contatto con la realtà; credo che sono in netta minoranza però ci sono”.
Caso Gerbaudo “E’ il caso di stare calmi: il gesto di Gerbaudo è stato bruttissimo e forse questo gesto è figlio di un calcio malato; il ragazzo è da punire perché i ragazzi di oggi sono già adulti a 14-15 anni quindi è consapevole di quello che ha fatto davanti a una curva piena di bambini in un grande stadio. E’ stata una figura a 360 gradi” Ai ragazzi sono stati dati esempi sbagliati da tutto l’ambiente calcio. Penso però che l’ambiente Juve teme molto il Napoli”.
Gli azzurri di sempre “Bruscolotti e Juliano sono irrangiungibili; stare in questa classifica mi rende orgoglioso. Sono entrato nella storia e questo mi fa enormente piacere; è un bel premio dopo la scelta fatta anni fa. Non poniamo limiti ma sono irrangiungibili: Marek è alle mie spalle e mi mette pressione e sono sicuro che lui entrarà nella top ten dei campioni azzurri di sempre. Lo dico senza problemi: lui ama Napoli quanto me”.
Nazionale “Lo chiedete alla persona sbagliata, non saprei cosa rispondere. Se dovesse arrivare la convocazione ne sarà felicissimo ma se non dovesse arrivare nessun rancore perché il Napoli è la mia nazionale. La mia squadra è amata, odiata e invidiata e sono orgoglioso di esserne il capitano”.
Crescita azzurra “Il progetto Napoli non ha limiti, il presidente lo ha sempre detto che punta a crescere con giocatori importanti e giovani talentuosi. Mazzarri e Cavani sono punti fondamentali di questi anni e spero possano rimanere per cominciare la prossima stagione con punti di riferimento importanti. Mazzarri è fondamentale, conosce l’ambiente ed è già abituato allo stress di Napoli. C’è ancora tanto da fare, stiamo vivendo anni importanti e vincere sarebbe la ciliegina sulla torta, quindi speriamo di vincere con lui. Cavani perderebbe i miei lanci se va via; a parte di scherzi ha dimostrato in questi tre anni di essere un vero bomber, Napoli gli ha dato la possibilità di affermarsi e lui è riconoscente. Io mi metto nei panni di Edi perché sarà difficile scegliere a fine stagione: lui merita grandi palcoscenici e qualora dovesse andare via nessuno dovrebbe avercela con lui. Napoli è un’altra cosa e le parole del film di Siani sono verissime: ho parlato con alcuni calciatori che quando sono andati via da Napoli piangevano davvero”.
A-social “Ij so peggio di Mazzarri: non ho Twitter, non ho Facebook; sono antisocial”.
Tatuaggi “Speriamo di poter fare un tatuaggio per un trofeo azzurro; lo spazio c’è e lo teniamo riservato”.
Grazie ai tifosi “Tutti nella stessa direzione: noi e loro per raggiungere un secondo posto che è importantissimo per tutti”.
Di solito in estate, qualche volta, facciamo l’allenamento alle porte aperte però è sempre bello allenarsi davanti a tante persone, ringrazio tutti per la partecipazione”.
Champions “Sogno la rivincita col Chelsea. E’ tantissima la voglia di ritornare in Champions”.
Regalo a Behrami “Abbiamo fatto una colletta e gli paghiamo il parrucchiere perché deve cambiare tintura”.
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