Tripudio al San Paolo per un giovane juventino, protagonista di quello che è probabilmente il primo vero momento di gloria della finora breve carriera. Stefano Padovan, con un calcio di rigore, ha sbloccato la finale di Coppa Italia Primavera regalando il momentaneo vantaggio alla Juventus. Bene, bravo, bis. Ma non è questa la notizia. Il giovane attaccante, diciotto anni, ha esultato ‘zittendo’ i tifosi azzurri con un’esultanza guascona e irriverente. Un gesto che poteva sicuramente risparmiarsi. Magari sarà l’esuberanza dettata dalla giovane età, o forse solo un po’ di sana ignoranza, ma di certo Padovan l’ha fatta fuori dal vaso. Dimostrare di avere personalità non significa essere maleducato e irrispettoso verso persone che probabilmente nemmeno ti conoscono e che erano lì per guardare dei ragazzi giocare, per una volta sportivamente, senza gli insulti “dovuti” ai big. Magari a mente fredda il ragazzino ci ripenserà e rivaluterà un attimo lo stadio in cui gioca: un campo che, nel corso degli anni, ha ammirato le giocate dei più grandi della storia del calcio e che quindi non si è scomposto più di tanto di fronte ad un rigore in finale di Coppa Italia PRIMAVERA. Auguriamo comunque al lattante bianconero di avere una carriera luminosa e di tornare al San Paolo quando avrà già dimostrato qualcosa.