Valon Behrami è stato ospite di ‘Radio Marte’ nel consueto appuntamento del giovedì:
Napoli-Genoa, standing ovation – “Sono sicuramente quelle cose difficili da spiegare e da far capire a chi sta fuori. Mi porterò dentro questi momenti per cui lavoro. Non sono di quelli che fa gol o azioni spettacolari e quegli applausi valgono il doppio per me. Significa che il mio lavoro viene apprezzato“.
Primo anno – “Non mi aspettavo di entrare subito in maniera importante nel gruppo e di capire cosa vuole l’allenatore. In base a come gioa la squadra cerco di farmi trovare sempre pronto. Non mi aspettavo una stagione così ma sapevo di poter dare una grossa mano“.
Davanti alla difesa – “Per me è stato importante fare nella mia carriera tanti ruoli. In virtù di ciò so dove e come farmi trovare pronto. Questo ruolo mi fa sentire importante per la squadra. Mi trovo molto bene, mi sono divertito anhce da centrale in coppia“.
Milan-Napoli – “Partita delicata. La stampa ci da per favoriti poichè veniamo da una vittoria rispetto al Milan. Non è così, c’è un equilibrio sottile: c’è tanto ottimismo in giro non giustificato perchè ci attende una gara molto dura. Se togli loro qualche fonte di gioco, qualcuno che di solito è decisivo sarà importante. Pressing alto. Dobbiamo attaccare Montolivo e Boateng con attenzione agli inserimenti. Ci sono diverse cose che dobbiamo capire bene. Il Milan era imbattibile in tutti questi anni ma oggi noi siamo una squadra importante. Se facciamo le cose con umiltà possiamo trarne beneficio. Diversamente rischiamo di fare una brutta figura”.
Gol – “Mi viene detto spesso che non segno: segnare è un emozione unica ma in questo momento partecipo poco alla fase offensiva. Difficilmente mi sgancio, ci sono i miei compagni che sono più bravi di me nelle conclusioni. Gli applausi col Genoa sono la mia soddisfazione, il gol viene dopo per me: c’è bisogno di me in difesa”.
Dzemaili o Inler – “Gioca chi sta meglio, ora tocca a Blerim. Aiuta molto dietro è prezioso. Sta facendo la differenza. Gokhan ha fatto benissimo, ora è meno brillante del solito. Nessun problema con nessuno dei due. L’importante è farsi trovare pronto“.
Specialista di tackle ed il suo segreto – “Ho letto questa statistica: è nel mio modo di giocare. Vedo tanto perfezionisti in giro che mi richiamano sul mio modo di giocare, purtroppo però qualche cartellino giallo ci scappa. Non so dove vogliono arrivare certe critiche. Studio molto i miei avversari diretti, ogni giocatore fa sempre le stesse cose e io li guardo al video“.
Il soprannome e Bagni – “Il soprannome che preferisco è il guerriero. Il paragone con Bagni mi fa assolutamente piacere, mi lusinga molto“.
Il cioccolato dalla Svizzera e lo scudetto italiano – “Non ho tante possobilità di portarmi il cioccolato svizzero. Io torno raramente a casa perché ho la bambina piccola. Ne porta di più Dzemaili e riempie il tavolo, poi quando torniamo dall’allenamento sparisce tutta. Lo scudetto? Purtroppo guardandoci indietro ci mangiamo le mani, ormai siamo fuori. E’ un grande peccato, poteva essere una stagione importante. Il traguardo Champions è importantissimo per programmare il futuro“.
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