RIMESSA D’AFFONDO – Aurelio, il Condottiero

Dal varo della MSC “Preziosa” il Presidentissimo parla di Napoli e della stagione che verrà.

di Domenico Ascione

Raggiante, col suo solito sorriso a trentadue denti stampato sul volto, ammiccante, impettito, Aurelio De Laurentiis è un animale da palcoscenico come pochi altri al mondo. Sarebbe potuto essere un perfetto generale, oppure il frontman di un’idolatrata rock band anni settanta, e invece fa il proprietario di una delle più importanti squadre di calcio italiane, e per la verità non lo fa neanche tanto male.

 

Stuzzicato dai giornalisti di Sky in merito all’infinita telenovela-Mazzarri, il Dela si esibisce in uno dei suoi personaggi preferiti:la Sibillaromana. “Mazzarri potrà cambiare presidente con un altro presidente, ma io non cambio Mazzarri con un altro allenatore”; per la serie guardate come sono bravo a mettervi nel sacco, belli miei. Poi sotto con l’allucinazione collettiva dell’anno; ma il Matador c’ama o non c’ama? “Cavani rimane, anche perché settanta milioni per la clausola sono forse due le squadre a poterli spendere e bisogna vedere se gli allenatori sono gli stessi o cambieranno, perché alla fine sono sempre loro a decidere”. Infine un’ultima considerazione sull’interessantissimo caso Mourinho/miglior allenatore: “Non conosco la situazione, l’ho letta oggi sui giornali, mi sembrava una cosa ridicola. Pandev lo vedo serio, non credo abbia detto una bugia e se l’avesse detta magari sarà stato indotto a dirla da una serie di fatti che non conosco”.

 

Quindi, ricapitolando, Mazzarri resta ma anche no, Cavani invece pure, buon Pandev non mente, però mai dire mai. Tutto chiaro?

 

 

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