Il futuro di Cavani, di Mazzarri e dell’Italia calcistica. Come al solito il noto procuratore Mino Raiola, parla a 360°, soprattutto sulle questioni di mercato più ‘spinose’. Anzitutto quella relativa a Edinson Cavani e la sua clausola rescissoria: “Solo un pazzo spenderebbe quei soldi per Cavani – dichiara nel corso di ‘Radio Gol’ – Ma il valore di un giocatore è sempre relativo al suo rendimento all’interno di un gioco di squadra. Ad esempio Fernando Torres ha segnato tanti gol prima che cambiasse maglia, poi invece col contagocce. Con i 70 milioni della clausola si può rifare tutto il Napoli daccapo. Non contano solo i soldi ma anche il progetto che si porta vanti, vedi City e Psg che al momento non vincono lo scudetto pur essendo i club più ricchi”.
Raiola su Mazzarri fa un paragone con Allegri: “A Napoli si reclama per i mancati risultati, a Milano invece hanno mantenuto la calma quando il Milan era in crisi ed ora è lì a lottare per i primi posti. Credo che un tecnico e una società per continuare debbano avere degli scopi, dei fini e dei mezzi comuni: se mancano queste tre cose si crea solo una lotta interna. Ma non sono all’interno della situazione e quindi non posso esprimermi più di tanto“.
Sul un eventuale ritorno di Ibrahimovic in Italia, il procuratore conclude: “Non è ipotizzabile perché l’Italia ha scelto un’altra strada, fatta di risparmi e di giovani emergenti, obbligata a fare di necessità virtù. Lo sta facendo anche il Napoli che non è una squadra vecchia: non ci sono giocatori interessanti ma interessantissimi come Icardi che qualche anno fa si sarebbe perso“.
A.I.