Benzema: “Non voglio cantare l’inno della Nazionale”. In Francia è scandalo

 

 

 

 

La partita tra Francia e Georgia valido per la qualificazione al Mondiale 2014 perde tutto il suo fascino a causa di uno scandalo provocato da Karim Benzema. Infatti – alla vigilia del match – l’attaccante della Francia ha precisamente dichiarato:  “Non possono costringermi a cantare la Marsigliese. Sono fiero di portare la maglia dei Bleus, ma l’inno io non l’ho mai cantato”. Il tutto nei giorni in cui c’è grande attesa per un Croazia-Serbia che riscalda i cuori di Mihajlovic e Srna. Così, a bruciapelo, Benzema intervistato da RMC: “Non è certo cantando la Marsigliese che segnerò una tripletta. E poi sono sicuro che se non la canto, ma poi segno tre gol, alla fine del match nessuno mi verrà a farmi notare che non ho cantanto. Il fatto è proprio questo: tutto è legato al fatto che non segno da un po’ di tempo. Ma ciò non ha niente a che vedere con ciò che ho sentito, con chi dice che non amo la Nazionale. Bisogna calmarsi. Io amo la Nazionale. Lo ripeto, per me giocare coi Bleus è un sogno, ma non possono costringermi a cantare la Marsigliese. Zidane, per esempio, non la cantava. E ce ne sono altri. Non vedo dove sia il problema di non cantare. Si mischia tutto. Ci sono anche dei tifosi che non la cantano. Non è che tutto lo stadio canti la Marsigliese”.

REAZIONI – Inevitabili, a tal punto, le critiche della politica francese. In particolare, l’estrema destra ha chiesto chiaramente l’esclusione dalla Nazionale di Karim Benzema. Il partito guidato da Marine Le Pen in una nota del responsabile dello sport, Eric Domard, ha dichiarato: “Si tratta di una mancanza di rispetto inconcepibile e inaccettabile da parte di un mercenario del calcio che guadagna 1.484 euro l’ora”. Infine, conclude dicendo: “Cantare la Marsigliese è un dovere per qualsiasi atleta, quando si ha l’onore di rappresentare il paese ad alti livelli. Condanniamo questo comportamento insultante, che va a rovinare ancora una volta l’immagine della nazionale, già distrutta dai fatti del Mondiale sudafricano”.

 
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