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LE PAGELLE di Napoli-Atalanta: Pandev stellare, Cavani torna a ‘matar’ gli avversari

Di Vincenzo Matino

Il Napoli riparte da Cavani e Pandev. Vincere e convincere, un’accoppiata che mancava agli azzurri da qualche giornata di troppo. Se i problemi difensivi ci sono, davanti oggi i tre tenori hanno regalato momenti di puro spettacolo.

De Sanctis 5 – Carmona lo fa tremare su una punizione quando colpisce in pieno la traversa. Subisce un ‘gol’ paradossale con la complicità inattesa di Paolo Cannavaro, che segna un autogol sfortunatissimo. Sul secondo gol pesanti responsabilità per un’uscita sconsiderata che lascia la porta vuota, aperta al tiro di Denis.

Campagnaro 6 – Come al solito è il migliore del reparto arretrato. Si proietta spesso in attacco per tentare di aprire le maglie della difesa atalantina, ma il suo mestiere è il difensore e si vede.

Cannavaro 5 – Brutta partita del capitano azzurro. Prima trafigge De Sanctis di petto con uno sfortunato autogol, poi in occasione della seconda rete atalantina si lascia sfuggire Denis in progressione.

Gamberini 5 – Le pensa proprio tutte per fermare Maxi Moralez e ci riesce abbastanza bene. Il problema è che è così concentrato che in occasione del pareggio dei neroazzurri pensa proprio a tutto tranne alla regola del fuorigioco. Resta diversi metri dietro la linea difensiva azzurra, favorendo così il contropiede di Denis e Bonaventura. (18’ st Armero 6 – Una freccia sulla sinistra, serve qualche buon pallone a centro area).

Maggio 5,5 – Si propone spesso e cerca di servire qualche palla giocabile a Cavani&Co. Rispetto alle altre gare è una presenza fissa in fase offensiva, ma manca spesso la lucidità necessaria per servire al meglio gli attaccanti. (34’st Insigne 6 – 10 minuti sono pochi per combinare qualcosa di buono, ma riesce comunque a servire una palla d’oro ad Hamsik che non viene finalizzata).

Dzemaili 6 – In fase di impostazione si vede poco, i compagni preferiscono servire direttamente Hamsik e saltare un tempo di gioco. Nella ripresa prova ad abbattere i calciatori dell’Atalanta uno per uno, quando si immolano per proteggere la porta dai siluri dello svizzero.

Behrami 6,5 – La cresta bionda è in continuo movimento. Corre, raddoppia, scalcia, una piacevole conferma per la squadra. Resta da limare un po’ l’irruenza, che gli costa un giallo per un fallo evitabile a centrocampo.

Zuniga 6,5 – Pronti, partenza, via. Dopo due minuti accelera improvvisamente, triangola con Hamsik e viene atterrato in area di rigore, conquistando il penalty. E’ un pericolo costante per la difesa atalantina, si trova a meraviglia con Hamsik con il quale crea spesso la superiorità numerica. I dribbling da funambolo questa volta si dimostrano utilissimi per far saltare gli schemi bergamaschi.

Hamsik 6,5 – La fascia di capitano questa volta la indossa Cannavaro, ma è lui a caricarsi la squadra sulle spalle. Tocca una quantità notevole di palloni, sostituendosi in più di un’occasione a Dzemaili in fase di  impostazione. Si inventa delle aperture da play station per Cavani, prova il tiro, pressa i portatori di palla: è il tuttofare del reparto offensivo.

Pandev 7– Dopo un lungo periodo di appannamento, il macedone lascia intravedere dei lampi di classe fuori dal comune. Il trailer è sempre lo stesso: stop spalle alla porta, cambio di passo e tutti in prima fila per la magia del mago Goran. A dieci minuti dal termine trova la ciliegina sulla torta della sua prestazione, il gol vittoria del 3-2. Vederlo giocare quando è in forma è un bellissimo spot per il calcio. (45’st Rolando s.v.)

Cavani 7 – Una doppietta per scacciare via la crisi personale e di squadra. Sigla il gol del vantaggio su rigore, poi nella ripresa si inventa un gol dal nulla che vale il prezzo del biglietto. Il ‘Matador’ si è svegliato dal letargo.

All. Mazzarri 5,5 – Con il solo Denis come attaccante, forse si poteva vedere un Napoli con una difesa a 4 già nel primo tempo. I movimenti difensivi sono da rivedere, ma l’importante era portare a casa i tre punti mostrando soprattutto grinta. Obiettivo centrato.

vincenzomatino

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