KICKOFF – “Il gossip ai gossippari”

di AntonioPapa (Twitter: @antoniopapapapa)

Oggi mi fa piacere raccontarvi una storia. La scorsa settimana ho avuto un confronto durissimo con un mio redattore, che reputo anche un buon amico, perché lui ingenuamente aveva copincollato una notiziaccia presa da un sitaccio che faceva gossip vergognoso su Edinson Cavani. Cancellazione immediata della news, cazziata infinita ed esame di coscienza collettivo. Perché una buona redazione è anche una bella squadra, e quando sbaglia uno sbagliano tutti. Compreso chi è tenuto a controllare ed eventualmente redarguire gli altri.

Oggi la questione si è riproposta paripari: quella stessa notizia, infarcita di qualche altro particolare piccante, fa il giro dei siti e finisce anche sui principali network di informazione. Non su Napolicalciolive. Perché? E’ la domanda che mi hanno fatto anche i ragazzi. Chiariamoci, non è perché noi siamo più fighi o siamo più integri o chissà cosa. E’ solo che secondo il mio modesto parere queste non sono notizie. Il gossip può vendere e può attecchire su chi di gossip ci campa, su chi vive di questo ed è famoso solo per le donne (o gli uomini) con cui è andato a letto. Non vale per i calciatori, che (quasi sempre) devono la loro fama alle prodezze sul campo.

Detto questo, aspettiamo da chi ha tirato fuori questo presunto scooppaccio qualche dimostrazione, fotografica magari, che in questa storia ci sia qualcosa di vero. Non che ce ne freghi qualcosa: la vita privata di un calciatore resta tale, e a noi spetta giudicare soltanto ciò che fa in campo. Ma solo perché, se si vuole fare notizia sulla pelle di un ragazzo d’oro come Edi, almeno si portino le prove. Altrimenti non è soltanto una non-notizia, è anche un’enorme stupidaggine.

Antonio Papa

Giornalista pubblicista dal 2010, "fratello maggiore" di tanti redattori del network, autore di trasmissioni televisive. In TvPlay sono, insieme a Claudio Mancini, il conduttore di FantaTvPlay, di "Chi Ha Fatto Palo" e di altri format creati da noi. Sono una persona che ha fatto della scrittura la sua ragione di vita, coronando un sogno che avevo fin da bambino. Il mio motto è “lavorare seriamente senza mai prendersi sul serio”. Cerco di trasmettere la mia passione e il mio entusiasmo alle persone che lavorano con me: quando ci riesco… ci divertiamo!