Sulla presunta morosità di Cavani per la villa a Lucrino l’avvocato Gennaro Famiglietti puntualizza: “Cavani ha voluto resistere a un’azione ingiustamente tentata in suo danno per vedere riconosciuta la correttezza del suo operato. Ha provveduto a restituire le chiavi e al versamento di tutti i canoni dovuti come da contratto e sarà ampiamente dimostrato in corso di causa (udienza il 9 ottobre, ndr). Risultano infondate, pretestuose e speculative le successive attività per ottenere il recupero di un credito del tutto inesistente“. Come si legge sul ‘Mattino’, l’avvocato della controparte Garofalo – continua Famiglietti – è riuscito ad ottenere attraverso un giudizio parallelo (di cui Cavani e il sottoscritto non eravamo a conoscenza) un decreto ingiuntivo di pagamento per canoni che invece Cavani aveva già corrisposto attraverso bonifici bancari. Quanto alla notifica di precetto e pignoramenti (per importi che non rispecchiano l’effettiva entità del presunto debito contestato) gli atti mi sono stati consegnati il 15 marzo senza voler colpevolizzare né il giocatore nè e il suo entourage.
VM
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