Insigne, Novothny, Fornito, questi i nomi più conosciuti della Primavera azzurra. Nonostante la giovanissima età sono i pilastri della formazione allenata da Saurini. Contro la Juventus però, in finale di Coppa Italia, è stato un altro scugnizzo della ‘Cantera’ azzurra a stupire tutti: Gennaro Tutino. Tra i più giovani della rosa (compirà 17 anni il 20 agosto) ha regalato il gol del pareggio in trasferta, che avvantaggia non poco il Napoli in vista della sfida di ritorno. GT7, come lo hanno ribattezzato i compagni del Napoli Primavera in onore di CR7, ovvero Cristiano Ronaldo è divenuto d’improvviso una stella. Ma gli addetti ai lavori non lo scoprono certo oggi. Il ragazzino stupisce da sempre: era tra i più piccoli quando giocava nei Giovanissimi, tra i più piccoli quando militava negli Allievi e tra i più piccoli ora che gioca nella Primavera. Come riferisce ‘Il Mattino’, entra a 12 anni nel settore giovanile del Napoli, scalando tutte le formazioni fino all’esordio in Primavera il 3 dicembre del 2011 contro il Gubbio. E debuttò subito con una doppietta. Gaetano Fedele è il suo manager: la sua squadra di scopritori di talenti (Tortora, Pipolo, Sinno) lo ha scovato quando nel Napoli muoveva timidamente i primi passi. “Un talento naturale, un ragazzo con dei numeri da fuoriclasse”, spiega. Tutino, che è parente di Salvatore Matrecano, ex difensore del Napoli, muove i primi passi nella Juve Domizia, la scuola calcio con sede a Giugliano: nei Pulcini gialloblù conquista una serie di provini con Inter, Juventus, Brescia e Atalanta. Non molla: vuole il Napoli. E nel 2008 arriva nel settore giovanile azzurro. Segna 30 gol tra Giovanissimi Provinciali e Regionali. Nel 2011 trascina i Giovanissimi nazionali a un passo dallo scudetto e con 16 reti è il vice-capocannoniere degli azzurri. E’ il caso di dirlo: E’ nata una stella.
VM