IL PAGELLONE – I migliori e i peggiori del Napoli secondo i principali giornali sportivi

 

 

 

Giudizi concordi ed impietosi. Tutti i quotidiani individuano i maggior responsabili della debacle azzurra in De Sanctis, Inler e Cavani. Deludono anche gli esterni, Maggio e Zuniga. Sintomatico che, se i ‘migliori’ risultano un difensore, ovvero Campagnaro, e un mediano come Behrami, allora c’è davvero qualcosa che non va nella squadra.

 

CORRIERE DELLO SPORT

IL MIGLIORE

Campagnaro 6 – Il senso elevato della concentrazione. Mai un passo indietro, mai.

Behrami 6 – A fare a randellate con chiunque ma in solitudine, senza uno straccio di appoggio vero

 

IL PEGGIORE

Inler 4,5 – Né la fase di costruzione, né quella di interdizione: sfila via prima che cominci la partita.

Zuniga 4,5 – Persino mezzala, per sei minuti. Riposare conviene a tanti, innanzitutto al colombiano.

Cavani 4,5 – Demolito dentro e il rigore è una jattura.

Mazzarri 4,5 – Nella tormenta viene travolto. Mancano gioco, corsa e soluzioni tattiche alternative.

 

LA GAZZETTA DELLO SPORT

IL MIGLIORE

Campagnaro 6 – L’ultimo ad arrendersi. Dietro non sbaglia e avanza spesso per cercare di dare la carica ai compagni. Ma è un’impresa impossibile.

 

IL PEGGIORE

De Sanctis 4 – Ha conosciuto giornate migliori. Decisamente. Sorpreso, un po’ troppo, dalla sassata a lunga gittata di Dramè. Resta impaperato sul

Inler 4 – Il fantasma del guerriero dal tiro fulminante. Titic e titoc in mezzo, nessuna incursione né conclusione, d’invenzioni manco a parlarne.

 

TUTTOSPORT

IL MIGLIORE

Campagnaro 6 – Al netto di un paio di errori di appoggio, è lui il più attento e preciso nelle chiusure. Un peccato, per il Napoli, che sia già dell’Inter.

 

IL PEGGIORE

De Sanctis 4,5 – Fulminato dalla saetta di Dramè, goffo sul diagonale di Thereau: è l’emblema del Napoli senza reattività del primo tempo. Si riscatta parzialmente con la parata su Paloschi.

Inler 4,5 – Sotto ritmo, sotto traccia, sotto terra. Non prova più nemmeno i tiri dalla distanza.

Pandev 4,5 – Inconsistente, nervoso, impacciato. In una parola: inutile.

Cavani 4,5 – Nei suoi numeri c’è la radiogafia del crollo azzurro: 8 partite, per un totale di 725 minuti, senza gol. E stavolta riesce pure nell’intento di sbagliare un rigore. E’ pur vero che le occasioni più importanti se l’è create lui, ma è innegabile che abbia perso lo smalto che lo aveva elevato al rango di fuoriclasse.

 

IL MATTINO

IL MIGLIORE

Campagnaro 5.5 –  Anche stavolta il difensore argentino è tra i più brillanti. In fase difensiva regge e prova anche a spingere, tra l’altro nel primo tempo va via in maniera elegante con una discesa palla al piede facendo un tunnel a un avversario. Tenace e ruvido negli interventi, non tira mai indietro la gamba.

Behrami 5.5 –  Ci mette fisico, determinazione e come sempre: grazie a queste caratteristiche appare tra i meno disastrosi del Napoli. La sua presenza si avverte soprattutto nel secondo tempo quando gli azzurri rischiano di naufragare in maniera ancora più clamorosa con delle ripartenze pericolosissime del Chievo.

 

IL PEGGIORE

De Sanctis 4,5 –  Clamoroso l’errore sul secondo gol di Thereau. Accenna prima all’uscita, poi fa un passo indietro e si lascia ingannare dal tiro dell’attaccante veronese che gli passa sotto il braccio. Poche colpe sul gran gol di Dramè, però anche su quel tiro ha la visuale libera e non accenna la parata.

Maggio 4.5 –  Niente da fare, il nazionale di Prandelli proprio non c’è. Fatica molto contro Dramè che tra l’altro realizza il primo gol del Chievo. Si riprende un po’ con il passare dei minuti ma i suo cross non sono mai convincenti, efficaci. Manca la determinazione, l’infortunio alla mano lo ha condizionato in maniera clamorosa.

Inler 4.5 –  Continua l’involuzione dello svizzero, poco lucido, sbaglia un’enormità di passaggi, alcuni dei quali anche semplici con i compagni a un passo. E soprattutto frena in maniera incredibile la manovra perchè il suo passo continua a essere troppo lento. La rete contro la Juve aveva solo attenuato la crisi.

Cavani 4.5 –  Continua la maledizione del gol per il Matador. Non si sblocca neanche su calcio di rigore, eppure sembra andare convinto sul dischetto e sceglie la soluzione di potenza che invece trova pronto Puggioni. Potrebbe far meglio anche nel finale quando da ottima posizione calcia forte ma troppo centrale.

 

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A.I.

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