Dopo l’ingiusta squalifica subita per il filone napoletano d’indagine del calcioscommesse (poi tolta dalla Corte di Giustizia), Cannavaro e Grava hanno deciso di presentare un’istanza di risarcimento danni alla Federcalcio. Oggetto dell’azione risarcitoria, come riporta il ‘Corriere dello Sport’, i giorni di squalifica ovvero un mese. Risarcimento “parametrato allo stipendio percepito» è scritto nella comunicazione preparata dall’avvocato Luciano Malagnini e che oggi partirà, destinatari la Federcalcio e il Coni. Un danno non più reversibile visto che le partite saltate dai due non si possono più giocare. Il risarcimento dovrebbe aggirarsi attorno ai 250mila euro lordi in totale, prendendo gli stipendi dei due giocatori ed estrapolando una mensilità. “Riteniamo ci siano tutti gli estremi per ottenere il risarcimento del danno a seguito del proscioglimento di Cannavaro e Grava da questa ingiusta sanzione. Aspettiamo di vedere come si porrà la Federazione e poi valuteremo i passi da fare”. Ovvero, il ricorso al Tar del Lazio, che è l’unico che può essere invocato per le questioni sportive.
A.I.
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