Il portiere del Napoli Morgan De Sanctis, ospite a Radio Marte, ha rilasciato alcune dichiarazione sull’andamento della sua squadra in campionato, soffermandosi sulla crisi che da un pò di tempo affligge il gruppo di Mazzarri: “Nelle ultime due partite il Napoli ha ricominciato a far vedere delle cose importanti. Siamo ancora molto fiduciosi per il prosieguo della stagione. Non otteniamo i tre punti dalla partita con il Catania, non c’è stato un blocco ma un rallentamento. Contro la Sampdoria non abbiamo sfruttato una situazione favorevole, visto il passo falso della Juve, ma i doriani sono tra le compagini più in forma del campionato. A Verona vogliamo tornare a vincere, cercheremo di fare il massimo risultato pur sapendo che non sarà facilissimo. Quello di Verona è un campo ostico per noi, da quando sono qui abbiamo vinto soltanto una volta. Altre volte abbiamo perso e giocato male, è un passaggio importantissimo per la stagione del Napoli . Cercando di tenere il passo da primato si rimane immuni da spiacevoli sorprese, il tutto andrà esaminato partita dopo partita. Sappiamo di avere 6 punti di svantaggio sulla Juve e 5 sulle inseguitrici. Bisogna spingere il piede sull’acceleratore, nel giro di cinque sei partite sapremo il nostro valore reale”.
Inoltre, il ‘pirata Morgan’ esprime delle considerazioni sul campionato in corso: “Il campionato italiano presenta un gruppo di sette squadre che hanno dei valori decisamente più alti delle altre. Anche nei prossimi anni questi valori determineranno la classifica finale. La Juve è prima e lo merita, come il Napoli che è secondo. Tuttavia, mi stupisce il settimo posto della Roma”.
De Sanctis ha parlato anche di Edinson Cavani e del momento difficile in fase realizzativa: “Non deve preoccuparsi e lui nello spogliatoio dimostra di non esserlo; è un giocatore che sta facendo grandi prestazioni, anche se non ha la gratificazione del gol. Ha la stima e l’affetto dei compagni di squadra che è più importante anche rispetto a 10-15 gol in più. Lavezzi è stato uno de più bei compagni di squadra nei miei 20 anni di calcio, Edi in quest’ultimo periodo sta facendo quest’ ultimo salto di qualità come compagno di squadra, mantenendo una grande umiltà verso tutti. E’ follia dire che però non segna perché torna troppo in difesa, lo fa da tre anni ormai”.
L’estremo difensore partenopeo, inoltre, analizza il nuovo modulo utilizzato da Mazzarri in più di un’occasione: “Ci sono state circostanze nelle quali il mister ha voluto dare rinforzare l’attacco. Secondo ciò può elevare le caratteristiche di alcuni giocatori, nel senso che alcuni calciatori sono funzionali a quel tipo di modulo. Poi ricordo che quando ci troviamo di fronte a 3 attaccanti avversari, abbiamo qualcuno che scala in difesa in moda da avere la superiorità numerica“.
De Sanctis poi parla di Lavezzi e di quanto manca al Napoli: “Personalmente mi manca soprattutto dal punto di vista umano, mi ha messo un pò di tristezza all’inizio non vederlo più con noi, poi le cose passano; dal punto di vista calcistico la squadra ha dimostrato di poter fare a meno del Pocho. C’è Insigne che nel prossimo decennio rappresenterà uno dei top player italiani. Pandev è partito fortissimo, ha avuto qualche problema fisico ma si sta riprendendo. Abbiamo validi giocatori in attacco”.
L’attenzione si sposta sui cori beceri contro i napoletani: “Mi sento anche io napoletano, le mie figlie sono più napoletane di quanto si possa immaginare. Danno fastidio le offese ai napoletani per tutti i pregi che hanno. Dico anche che è importante fare autocritica per migliorarsi. L’Italia è in difficoltà per la crisi sociale, economica, politica. C’è bisogno però che tutti si chiedano cosa possono fare per questa città e renderla migliore. Dal canto mio lavoro al 100% per portare Napoli in alto come città e come squadra. Invito tutti a farlo in qualsiasi settore siano impegnati”.
De Sanctis sta per entrare nella storia del Napoli: è a tre partite da Dino Zoff e sarà tra i primi 5 portieri azzurri: “La mia forza è quella di mettermi sempre a disposizione dei compagni di squadra. Farò un punto della situazione quando deciderò che si concluderà la mia carriera. Quello che ho raggiunto col Napoli mi rende orgoglioso, anche perché qui è più difficile che altrove ottenere successi. Quando sono arrivato dissi che mi sarebbe piaciuto vincere qualcosa e abbiamo vinto la Coppa Italia. Ai tifosi dico che questa società ha un grande futuro per come è stata impostata e non escludo che i grandi campioni non avranno remore ad arrivare in questa grande società”.
Il portiere azzurro, infine, vuole lanciare un appello ai tifosi partenopei: “Sono da quattro anni al Napoli, nella realtà dei fatti c’è qualcuno che cerca sempre di minare il nostro ambiente. Storcere il naso contro una squadra seconda in classifica dietro la Juve è veramente fuori luogo. Ci sono atteggiamenti non comuni che cercano di incendiare sempre qualcosina che rappresenta qualcosa di bello di questa realtà. Ho vissuto delle situazioni personalmente, basti pensare che per l’episodio di Napoli-Lecce ho dovuto giustificare qualcosa di assurdo, c’è stata un’azione criminale nei confronti del Napoli e della squadra. Mi sento di lanciare un messaggio ai tifosi: il Napoli ha una struttura molto semplice, c’è un grande presidente, un contabile che fa quadrare sempre i conti, un allenatore fantastico e un gruppo di calciatori che danno sempre il massimo. Un giorno, quando il Napoli vincerà lo scudetto, qualcuno avrà certamente qualcosa da dire anche in quel caso. I tifosi devono apprezzare quello che la squadra fa sul campo. Se la gente di Napoli fosse così esigente nei confronti della città come lo è con la squadra, la città sarebbe la più bella, pulita e organizzata al mondo. Il Napoli è un’eccellenza che bisogna salvaguardare”.
M.G.