Dopo 27 giornate di campionato, il Napoli di Mazzarri è la migliore formazione partenopea nel pre e nel post-Maradona. Opinioni a parte, lo dicono i numeri, che spesso contano anche più di tanti discorsi. Nella stagione in corso sono stati collezionati 53 punti, quinto posto in assoluto nei migliori Napoli di sempre, come si evince dal grafico de ‘Il Mattino’ (per poter fare il calcolo, le vittorie del passato sono state calcolate col valore di tre punti anziché due). Ai primi due posti ci sono i Napoli di Bianchi delle stagioni 87/88 (60 punti) e 88/89 (56 punti), segue il Napoli di Bigon 89/90 (56 punti), al quarto posto il Napoli di Bianchi del primo scudetto, stagione 86/87 (54 punti). Insomma dopo l’era Maradona-Bianchi-Bigon, ecco il Napoli di Mazzarri che ha fatto meglio di tante altri Napoli forti nella storia. Meno punti di lui, a questo punto della stagione, aveva conquistato persino il Napoli di Juliano, Sormani, Hamrin, Improta e che aveva come allenatore Chiappella (51 punti nella stagione 70/71). Meglio anche del Napoli di Bruno Pesaola (51 punti anche per il Petisso nei campionati di A 65/66 e 66/67) dove brillavano le stelle di Altafini, Sivori e Cané. E andando ancor più indietro nella storia, ha superato il Napoli di William Garbutt, con la coppia-gol Vojak e Sallustro nel campionato 1930/31 (52 punti).
Altri spunti riguardano la striscia di imbattibilità del 2013, che dura da 10 giornate se si tiene in considerazione anche la gara di dicembre a Siena; e i gol subiti: nonostante tante critiche alla difesa e a De Sanctis, la porta azzurra è la seconda del campionato: è stata violata solo 22 volte (11 volte inviolata), quattro reti in più di Buffon. Anche qui, mai dalla stagione 90/91 in poi il Napoli aveva incassato così poche reti. Mentre in precedenza per 14 volte la difesa azzurra aveva fatto meglio, con il record nel 1970/71 (in porta Zoff) e 79/80 (in porta Castellini) di sedici gol incassati dopo 27 giornate.
A.I.