di Mario D’Amiano
7 ottobre 2012, nella settima giornata di Serie A scendono in campo Napoli e Udinese. La formazione di Guidolin è una delle avversarie più insidiose del campionato anche per una squadra, quella azzurra, che punta allo scudetto. Lo stadio è pieno come nelle grandi occasioni e gli azzurri ci tengono a dare il massimo per portare a casa un’importante vittoria. Tuttavia, l’Udinese viene al San Paolo per far bella figura e si rende subito pericoloso con un tiro di Totò Di Natale che sfiora il palo. Il Napoli non ci sta ed inizia l’assedio: dapprima ci prova Hamsik, ma il suo tiro potente è respinto con i pugni da Brkic. Poi ci prova Pandev con una conclusione che dà solo l’impressione del gol. Infine, è il turno di Cavani, ma il suo colpo di testa è parato con qualche difficoltà dal portiere avversario. Pochi minuti ancora e Cavani passa di tacco a Maggio, il quale mette in mezzo dove Hamsik può colpire in scivolata portando il Napoli in vantaggio. Siamo al 30° minuto e sembra esserci una sola squadra in campo: il Napoli. Sembra, appunto. Perchè al 43° l’Udinese si sveglia e, grazie ad un’azione di contropiede, raggiunge il pareggio con Pinzi. Non c’è nemmeno il tempo di festeggiare, che gli uomini di Guidolin devono far fronte alla rabbia agonistica dei partenopei, i quali, al 44° minuto, dopo una lunga azione manovrata, si portano nuovamente in vantaggio: il pallone arriva sui piedi di Pandev che si gira e lo piazza nell’angolino basso. Nel secondo tempo, gli azzurri hanno molte occasioni per chiudere l’incontro, ma i tiri di Cavani, Hamsik e Insigne non trovano fortuna. Il match finisce sul 2 a 1 per il Napoli tra la gioia del pubblico festante.
Ecco la sintesi della partita: