Qualche voce, un po’ di rumore e stanchezza e il pullman che imbocca la strada del ritorno. Il Bari ha appena perso 3-2 a Salerno, sfida, secondo i pm della procura della Repubblica del capoluogo pugliese, taroccata così come quella del maggio dell’anno prima (stagione 2007/08) fra i pugliesi e il Treviso: è in questo momento che Jean François Gillet si sarebbe accorto che qualcosa nell’impegno dei compagni di squadra non era andato come sempre. Il portiere granata, ieri, ha ribadito davanti ai tre sostituti procuratori federali che lo hanno interrogato nel nuovo palazzo di giustizia della Federcalcio come «non abbia mai preso parte ad alcun incontro o riunione per alterare i risultati delle due sfide incriminate», tantomeno di «aver preso soldi…». Unica nota stonata proprio questa strana sensazione, o meglio atmosfera, vissuta dal capitano di quel Bari nell’immediato dopo gara di Salerno. Gillet non viene mai accusato direttamente dagli ex compagni rei confessi di aver partecipato alle spartizioni di denaro prima o dopo Bari-Treviso o Salernitana-Bari. Qualcuno ipotizza un coinvolgimento del portiere granata in quanto volto simbolo e più anziano di quella comitiva nelle stagioni 2007/08 e 2008/09. Non poteva non sapere: potrebbe essere, comunque, questo il teorema accusatorio della procura della Federcalcio. Un’ipotesi investigativa che, se confermata negli attesi deferimenti per il mese di aprile, potrebbe comportare per Gillet il rischio di una doppia omessa denuncia che terrebbe conto dell’atteggiamento collaborativo del portiere del Toro. Nelle due ore di audizione negli uffici federali nel cuore di Roma, a Gillet gli investigatori hanno più volte chiesto chiarimenti sul possibile ruolo o coinvolgimento di Antonio Conte nella vicenda. Conte, all’epoca dei fatti, era l’allenatore del Bari e il pool del pm del pallone Palazzi potrebbe decidere di ascoltare l’attuale tecnico della Juve, mai indagato dalla procura della Repubblica pugliese, per acquisire nuovi particolari sul clima che si respirava nello spogliatoio della squadra sotto accusa. «Conte è sempre stato estraneo a tutto…», in sintesi quello che Gillet ha confermato agli uomini della procura federale. Il portiere del Toro già in sede di inchiesta penale, prima di Natale, aveva inviato una nota ai pm baresi non per cambiare la propria versione, ma semplicemente per ribadire proprio l’estraneità a ogni possibile coinvolgimento del tecnico bianconero. «Anzi, Conte, come al solito, ci chiese di impegnarci al massimo…», il pensiero di Gillet, ribadito ieri ai tre sostituti procuratori di Palazzi. Le audizioni federali per il cosiddetto filone d’inchiesta Bari-bis andranno avanti, per ora, fino al prossimo giovedì. Fra gli altri, verranno ascoltati l’ex difensore biancorosso Stellini, il centrocampista granata Gazzi e Lanzafame. Il lavoro degli investigatori della Figc andrà avanti per tutto marzo, poi Palazzi trarrà le sue conclusioni: il processo sportivo di primo grado non prenderà il via se non alla vigilia dell’estate. Due sono le sfide in esame, due gare del Bari di Antonio Conte di cinque e quattro anni fa. La procura della Repubblica del capoluogo pugliese non ha dubbi: queste due partite sono state combinate dai giocatori con giro di soldi.
Fonte: La Stampa
In vista del big match tra il Napoli e la Roma arriva un autentico big…
Mercato Napoli, gli azzurri lavorano ad un colpo a sorpresa da consegnare nelle mani di…
Massimiliano Allegri, dopo le tante voci che lo hanno riguardato nell'ultimo periodo, a sorpresa è…
In casa Napoli c'è preoccupazione in maniera inevitabile per Khvicha Kvaratskhelia e la cosa non…
Mercato Napoli, gli azzurri sono al lavoro in vista della sessione di gennaio per regalare…
In sede di calciomercato arriva un colpo di scena non di poco conto che può…