di Antonio Izzo
Nella storia del calcio esistono (per fortuna) partite leggendarie che rendono il detto ‘il pallone è rotondo‘. O meglio che rendono giustizia e immane bellezza a questo gioco nonostante le tante vicissitudini a cui è ormai abituato nella modernità. Partite epiche che spesso appartengono al passato e a cui guardiamo con nostalgia. Checchè se ne dica la sfera è rotonda anche nel calcio di oggi come ieri sera ha dimostrato Davide, il Milan di Allegri, contro Golia, il plurivincitore Barcellona di Messi. Nessuno avrebbe creduto all’impresa dei rossoneri, che invece hanno giocato la gara perfetta. Di gare perfette ce ne sono state tante anche nella storia azzurra, ma una in particolare vale la pensa di essere citata quest’oggi.
La vecchia cara Coppa Uefa del 1989 ha regalato una delle ‘godurie’ maggiori contro gli ‘odiati’ (sportivamente s’intende) juventini. 1 marzo (guarda che coincidenza) 1989: Juventus-Napoli gara d’andata dei quarti di finale di Uefa. Un gran gol da fuori di Pasquale Bruno e uno sfortunato autogol di Corradini spengono le speranze del Napoli di accedere alla semifinale. Quell’anno il Napoli di Diego rischia di rimanere a secco ancora una volta: va troppo forte l’Inter in campionato, resta solo la Coppa Italia: il Napoli riuscirà a superare quarti e semifinali e vincere la gara di andata della finale al San Paolo: 1-0 contro la Sampdoria (allora si giocò il 7 di giugno), ma al ritorno a Cremona (28 giugno), i blucerchiati non solo completarono la rimonta, ma addirittura servirono il poker agli azzurri e alzarono il trofeo.
Ma si parlava di gare e rimonte impossibili. Il ritorno di Coppa Uefa al San Paolo il 15 marzo 1989 era una di queste. Quella notte il San Paolo era come una pentola sul fuoco con temperatura a 1000 gradi: pronta ad esplodere anche per un solo gol degli azzurri. Figuriamoci quando alla fine del primo tempo Maradona e Carnevale ‘pareggiarono’ il 2-0 dell’andata. Il destino decise che quella notte doveva essere magica e infliggere una lezione, di quelle sonore, alla Juventus. E quale modo migliore di beffarla a un minuto dalla fine dei tempi supplementari? Renica scrisse la storia, poi sappiamo tutti come andò a finire.
L’augurio di chi scrive questo pezzo amarcord, è quello che il Napoli a Plzen possa vivere un’emozione simile. E’ vero, non ci sarà il San Paolo, non ci saranno due pezzi da novanta, ma per i tifosi del Napoli la cosa che conta è vivere forti sensazioni, sensazioni indelebili nel tempo. Il Napoli di oggi può tutto!
Ecco il video con la telecronaca di quel fantastico Napoli-Juventus di Coppa Uefa:
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