EDITORIALE – “Laser razzisti”

 

 

 

 

di Antonio Papa (per pianetanapoli.it)

 

Ci risiamo, altri 15 mila euro. Con la crisi che c’è. E per cosa poi? Soltanto “per avere i suoi sostenitori, al 44° del primo tempo, indirizzato alla tifoseria di altra squadra cori insultanti e costituenti espressione di discriminazione razziale”? Meno male che gli ha fatto lo sconto, perché comunque la società si è dimostrata collaborativa con le forze dell’ordine. Oh, eppure è proprio strano: questa società collabora sempre però i cretini non li beccano mai. Sarà forse che sono troppi?

Altro discorso sono quei burloni dei napoletani. Ma come, non solo li ospitiamo nella Capitale con un permesso di soggiorno temporaneo, si mettono pure a giocare con i laserini? E non solo con gli avversari, perfino con i propri beniamini! Questi sono proprio tarati, speriamo che prima o poi ci pensi il Vesuvio a lavarli col fuoco. Intanto diamogli una bella multa, che non si sa mai. Massì, 15 mila euro, crepi l’avarizia. Però è meglio non esagerare, che quelli sono anche parecchio permalosi: finisce che se pagano più della Juve si mettono a gridare al complotto. Avete appena letto pensieri sparsi di un giudice zelante nell’atto di compiere le buone azioni settimanali, quando il lunedì carezza con la sua morbida mannaia i cattivoni di turno. Multe, anzi multine come se piovesse, qualche squalifica a chi osa ledere la maestà arbitrale (ma solo se non collabora fattivamente con le forze dell’ordine) e tanta, addirittura troppa giustizia. E ci dispiace per gli altri. Che sono tristi, e sono tristi perché stanno ancora lì a sottilizzare sulla differenza fra un laser e un insulto ai negri, ai napoletani o ai negri napoletani. Di Tosel tutto si può dire, ma non certo che sia razzista: tutti uguali di fronte alla legge, diamo a tutti la stessa sanzione. Che siano stupri o giochi di luce, chissenefrega. Quattro spiccioli e alla prossima puntata. Quando magari lor signori alzeranno l’asticella e inizieranno a prendersela coi ricchioni, con gli zingari e con gli handicappati: vuoi vedere che ci scappano un altro paio di migliaia di euro?

Principi discrezionali insindacabili, dettati da una logica ferrea. Non c’è una grinza fra le grinze di un regolamento lineare come un’amena stradina di montagna. In effetti ha senso l’idea di sanzionare un club anziché togliere ai suoi tifosi coglioni la cassa di risonanza che li agevola nell’espletare al meglio la propria stupidità. Non ci vuole un genio a capire che quegli euri sottratti agli Agnelli non pesano né nelle tasche dei tifosi idioti né tantomeno in quelle dei tifosi normali. Lo dimostra il fatto che dopo anni di innocui scappellotti gli imbecilli sono ancora lì, ad urlare i loro simpatici cori con più voce di prima. Chissà, potrebbe essere il caso di provare, una volta nella vita, una bella terapia d’urto. Magari dopo una giornata di squalifica del campo i buoni inizieranno ad isolare gli imbecilli e a consegnarli alla giustizia. Quella vera.

 

 (Twitter: @antoniopapapapa)

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