Finto aplomb, discorsi politici e buffet prima della partita. E poi allo scoccare dell’evento, anche le autorità si trasformano in ultrà. Questa volta sono Marcello Taglialatela, assessore regionale in aspettativa, e l’ex ministro della Difesa Ignazio La Russa, entrambi uniti dall’appartenenza politica a “Fratelli d’Italia” che li vede candidati alle prossime politiche, i protagonisti che non ti aspetti.
Dunque, divisi dalla fede calcistica (La Russa è fervente interista e Taglialatela acceso tifoso azzurro) ma alleati in tutto il resto: compreso il disprezzo per la Juventus. I due ieri allo stadio, per la precisione in tribuna autorità, si sono fatti ritrarre con una sciarpa poco elegante contro la Vecchia signora: «Juve merda». Nello stadio affollato come poche altre volte quest’anno, con la pioggia che non dà tregua, nella tribuna riservata ai vip ci scappa lo scivolone political-sportivo.
Il resto dello stadio, invece, se la spassa: pochi, pochissimi i cori che hanno come obiettivo i bianconeri. Il solito “Chi non salta…” e poi basta. Un vero aplomb. Almeno quelli delle curve, pronti ad applaudire Grava, schierato da Mazzarri nella squadra titolare dopo otto mesi. Un riconoscimento per il trentacinquenne difensore azzurro, arrivato a Napoli otto anni fa, a metà del primo campionato di serie C1. In campo a 35 anni, 10 mesi e 26 giorni, Gianluca occupa ora l’ottavo posto tra gli azzurri degli ultimi quaranta anni.
Ecco la foto in questione
Fonte: Il Mattino
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