di Antonio Izzo
I gol di Hamsik e Cavani hanno il merito di espugnare per la prima volta quest’anno il ‘Tardini’. Ma soffre tanto il Napoli di Mazzarri, che però sembra ormai dotato di due importanti caratteristiche per vincere gare del genere: personalità e carattere. Quelle che dimostrano tanti campioni nelle fila azzurre. Positivo il rientro di capitan Cannavaro al centro della difesa, bene Dzemaili in luogo di Behrami, non Mesto al posto di Maggio; per il resto nei 25 minuti in cui gioca, Insigne si fa preferire a Pandev.
DE SANCTIS 6 – Caccia fuori dalla porta il pallone del possibile pareggio di Marchionni. Il Parma fa paura nel corso del match, soprattutto sulle corsie esterne, anche se i veri pericoli per il portiere azzurro arrivano più dai calci piazzati sui quali si disimpegna bene. Nulla può invece sulla deviazione sfortunata di Cannavaro che lo mette fuorigioco nel gol del Parma.
CAMPAGNARO 5,5 – Non il miglior Campagnaro quello del ‘Tardini’, messo in difficoltà dalla grande vivacità dei padroni di casa; in occasione del gol del pareggio di Sansone, non lo contiene a dovere in area e gli concede il tentativo di cross che poi finisce in fondo al sacco.
CANNAVARO 6,5 – Rientro positivo per il capitano ma sfortunato. Suo il tocco che spiazza De Sanctis sul cross di Sansone. Per il resto è il solito difensore puntuale in fase di anticipo sull’avversario e padrone della sua area di rigore.
BRITOS 6 – Torna nel suo ruolo congeniale a sinistra, dopo la breve parentesi da centrale in cui non aveva sfigurato. Alterna buoni momenti a piccoli black-out che sfortunatamente non sono sfruttati a dovere dal Parma.
MESTO – 5,5 Non un treno come Maggio, spesso in difficoltà sugli attacchi parmensi dal suo lato, e poco propositivo in fase d’attacco. Eppure parte bene ma cala a poco a poco (78′ ARMERO sv – Mazzarri lo fa debuttare sul risultato di 1-1 per cercare di cambiare l’inerzia del match).
DZEMAILI 6,5 – Semplicemente fantastico il passaggio che Hamsik gli suggerisce con un gran movimento; potrebbe chiudere i giochi a fine primo tempo ma spara addosso a Mirante; si rende ottimo in fase di interdizione facendo poco rimpiangere Behrami.
INLER 6 – Prestazione sufficiente dello svizzero, chiamato anche lui quest’oggi a cercare di interdire un buon Parma. Dopo venti minuti della ripresa Mazzarri lo toglie per inserire un uomo di maggiore rottura (62′ DONADEL 6 – Inserito da Mazzarri per contenere un Parma che rischiava di prendere il sopravvento a centrocampo).
ZUNIGA 6,5 – Parte alla grande: svaria lungo tutta la fascia: provvidenziale nelle chiusure sugli attacchi del Parma, molto propositivo in avanti. Nella ripresa si vede di meno ma la concorrenza di Armero sembra gli faccia bene.
HAMSIK 7 – Parte da sinistra ma svaria molto in mezzo al campo; ha il doppio merito di suggerire il passaggio vincente a Dzemaili e siglare il gran gol in scivolata ad anticipare Mirante in uscita. Quando ha palla al piede è una garanzia: fa salire la squadra e dà avvio al contropiede; gran parte del merito della prima sconfitta casalinga del Parma è suo.
PANDEV 5,5 – Come al solito ci si aspetta sempre qualcosa in più dal macedone che nei suoi giorni migliori ha dimostrato di fare la differenza. Ha la sua buona occasione al centro dell’area nel primo tempo, che però conclude alto; per il resto svolge il consueto movimento, andando a prendere palla a centrocampo, anche se non punge più di tanto (66′ INSIGNE 6,5 – largo a sinistra si rende autore di qualche buono spunto ma risulta decisivo con la grande intuizione per Cavani all’84’).
CAVANI 6,5 – Non sufficiente per una gara intera, voto ovviamente controbilanciato dalla gran giocata del minuto 84 in cui regala, ancora una volta lui, la vittoria al Napoli e soprattutto espugna il fortino ‘Tardini’. Insomma, anche quando calcia il terreno invece che il pallone o quando non rincorre a dovere palla o avversario, basta una frazione di secondo o un’unica giocata per illuminare il proscenio e far sognare i tifosi del Napoli. Un vero campione è dotato di questa caratteristica.
MAZZARRI 7 – Soffre il suo Napoli a Parma ma ancora una volta arriva una conferma: gli azzurri sono una grande squadra in grado di soffrire la vivacità avversaria e di sfruttare e punire al minimo errore avversario. Partita non eccelsa dal punto di vista delle occasioni create ma in match del genere contano solo la personalità e il carattere e il suo Napoli quest’oggi ha avuto queste due caratteristiche ‘mazzarriane’