Ecco le parole di Morgan De Sanctis al termine della gara.
“L’unica pecca è stata di non aver segnato prima di subire il pareggio, però complessivamente è andata bene, perché qui nessuno aveva vinto ancora. Anche cambiando gli interpreti bellissima prestazione, ci carica ancora di più; questa giornata è molto importante, perché avevamo l’impegno più difficile (tra le squadre di testa n.d.r.) ma siamo stati gli unici a vincere. Finora non avevo parlato ancora prima che fosse risolto il contratto. In merito al quale ci tengo a precisare che non mi è stato concesso alcun regalo: se a 36 anni il Napoli mi ha proposto altri due anni, credo sia stato più il Napoli ad avere bisogno del sottoscritto. Voglio essere protagonista per questi altri due anni e mezzo. Obiettivi? Questa squadra negli ultimi tre anni e mezzo ha regalato soddisfazioni alla piazza e ora vuole raggiungere l’obiettivo della qualificazione in Champions; nel finale di campionato vedremo dove saremo collocati. Il post-gara di Torino? Non credo si tratti di pressione. Credo che una grande squadra come la Juve, della pressione faccia un’arma, una risorsa. Certo che sentire tutti quei discorsi fanno pensare. La parole vergogna usata non è appropriata. La parola vergogna va usata per quello che è accaduto dopo il fischio finale dove dirigenti bravi e vincenti non dovrebbero parlare della provenienza degli arbitri o altro. Sono state parole incommentabili, da parte di persone importanti che non fanno bene al prosieguo della stagione. A Pechino sono stato uno di quelli che ha condannato l’atteggiamento di non essersi presentati alla presentazione. Le istituzioni ora fino alla fine devono far fare buon lavoro a tutti gli addetti ai lavori: ci vuole buon senso, quello che ieri è mancato a Torino nel post-gara. Chiellini in campo non ci poteva neanche stare, vedremo che succederà. Anche io in mezzo al campo mi faccio prendere, però quando si fischia la fine si vede la differenza. Vedere quel tipo di spettacolo non è edificante. Tornando al Napoli, a questa squadra sta giovando il fatto di potersi allenare tutta la settimana senza coppe. Ci aiuta molto a tirar fuori il meglio che abbiamo”.
A.I.
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