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Il Napoli ha da poco affrontato la Fiorentina dell’ex Palermo Giulio Migliaccio, richiesto dagli azzurri in estate. Proprio Migliaccio, ai microfoni di Radio Crc, ha confessato il perchè del suo mancato arrivo sotto l’ombra del Vesuvio: “Mazzarri non ha mai nascosto la stima nei miei confronti e devo dire che è reciproca. Non ho mai avuto la fortuna di essere allenato da lui e nemmeno di venire a Napoli.Mi sarebbe piaciuto essere un azzurro.Quest’estate sono stato vicino al napoli ma non ci sono stati gli incastri affinchè vestissi la maglia azzurra. Il Napoli ha pensato a me per integrare la rosa, c’è stato un avvicinamento ma purtroppo non si è concretizzato nulla. Ci tengo a ringraziare le società che hanno creduto in me e mi hanno fatto vivere una carriera più che dignitosa”.
FIORENTINA-NAPOLI – “Il Napoli a Firenze ha confermato di essere una gran bella squadra perché ci ha messo in difficoltà ed è stata l’unica squadra che lo ha fatto. Noi venivamo da un momento non positivo viste le assenze importanti come Pizarro che per la Fiorentina è fondamentale. Però, ho visto un Napoli forte, propositivo ed in grado di dare battaglia alla Juventus fino alla fine. La vera forza del Napoli credo sia l’allenatore che ha instaurato nella testa dei giocatori la sua mentalità. I giocatori conoscono ciò che l’allenatore vuole e fino alla fine daranno battaglia ai bianconeri. A Firenze non è finito il momento d’oro perché siamo consapevoli della nostra forza, delle qualità dell’allenatore e dei nostri tifosi. Nell’arco di una stagione ci può stare un momento di flessione anche se sono stati solo i risultati a non arrivare perché le prestazioni positive le abbiamo sempre offerte”.
SU CAVANI: “Cavani è un campione. Me lo ricordo ai tempi di Palermo ed era già un grandissimo lavoratore. Ho visto pochi ragazzi lavorare così ed è giusto che questi sacrifici vengano ripagati. Cavani ha sempre fatto l’attaccante ma a Palermo aveva solo 19 anni e Miccoli che giocava centrale. Nonostante ciò, andava in doppia cifra e 14 gol non sono pochi per un ragazzo giovane. Poi, a Napoli ha trovato l’ambiente ideale e l’allenatore ideale. Ogni anno Cavani si ripete e mette a segno quei 30 gol a stagione. Edi mi conosce e gli ho sempre dato qualche consiglio, nonostante lui di consigli non ne abbia bisogno. Edi è un ragazzo serio e merita tutti questi riconoscimenti. Lo scudetto sarebbe per lui e per Napoli una cosa incredibile ma per i festeggiamenti sarei anche io in prima fila. La Fiorentina mi ha dato una grandissima opportunità e ho l’onore di giocare in una piazza ambiziosa“.
M.D.A.
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