In vista di Parma rientra il capitano, Mazzarri deve scegliere chi lasciare fuori in difesa

 

 

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Il Napoli pensa già alla trasferta di Parma dove Mazzarri deve sciogliere alcuni nodi di formazione. Primo tra tutti quello che riguarda la difesa, dove l’infortunio che Gamberini patito a Firenze sembra essere meno grave del previsto e dove per forza di cose rientrerà il capitano. Anche a centrocampo e in attacco il tecnico toscano dovrà operare delle scelte.  Ruolo per ruolo, il ‘Corriere dello Sport’ riporta le ultime da Castelvolturno.

DIFESA – Scommetteteci pure: rientra Paolo Cannavaro, e lo farà ad un mese e dieci giorni dalla sua ultima in campionato (con il Bologna) e lo farà nella «sua» Parma. L’allenamento del martedì serve a poco, scarico per chi s’è affaticato, partitella a campetto ridotto cinque contro cinque, e però qualcosa s’intuisce, scoprendo che Gamberini ha fatto tanto ma non ha fatto tutto e dunque… Va a finire che si entrerà nel limbo, ad un certo punto, con due interrogativi: Campagnaro o Gamberini a destra? Britos o Gamberini a sinistra? L’ultimo Campagnaro dà affidamento, non s’è lasciato distrarre dall’Inter; e Britos è in crescita: però pure quel Gamberini è assolutamente affidabile e non sarà facile doversi districare, verso Parma. Ipotesi d’un inizio settimana fondato semplicemente sulle condizioni non ancora soddisfacenti dell’ex viola: Campagnaro resta al suo posto, Cannavaro torna al proprio e Britos viene restituito alla sua naturale vocazione di mancino difensivo.

IN MEZZO – Non c’è poi tanta ressa, perché pure qua trionfano le gerarchie garantite da un girone e passa: Maggio è in salute, non esiste l’esigenza di farlo respirare, e rimane a dettare il ritmo sulla corsia di destra; così a sinistra, dove Zuniga è in vantaggio su Armero, che però sta procedendo nel processo di integrazione tattica: non essendoci Behrami, la zona centrale viene ceduta di diritto a Dzemali, che giocherà al fianco di Inler e tornerà a formare quella che, inizialmente, almeno così pareva, sembrava dovesse formare il tandem di medianoni d’interdizione e di fosforo. La squalifica di Behrami trascina Donadel nel ruolo di primo cambio, eventualmente: la stima di Mazzarri nei confronti dell’interditore è solida e il biondo si propone come alternativa.

IN ATTACCO – Nessun problema, però Pandev sente l’alito di Insigne sul collo, come già successo nella fase ascendente del campionato: gli intoccabili, comunque, sembrano per il momento tutti e tre i tenori, il valore aggiunto d’una formazione che conta molto sulla propria trazione anteriore. Ma alle spalle del terzetto, c’è la solidità di Insigne e anche la felicità di Calaiò, che domenica a Firenze ha riscoperto il piacere della maglia (azzurra) numero nove e che entra di diritto in competizione con Insigne per potersi proporre nel caso serva. Però, si ricomincia da quei tre: al martedì, così è, se vi pare….

 

A.I.

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