RIMESSA D’AFFONDO – “La porti un guantone a Firenze”

 

Una colossale papera del “pirata” Morgan inchioda il Napoli sull’1-1.

 

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di Domenico Ascione

 

Quella porta dev’essere stregata. Firenze, stadio “Artemio Franchi”, 28 gennaio 2009. Dopo uno scambio stretto con Semioli, Riccardo Montolivo entra in area di rigore e lascia partire un destro innocuo che si insacca alle spalle del giovanissimo Sepe per il definitivo vantaggio viola. Da quel momento in poi del promettente portierino si sono completamente perse le tracce, perché da noi sapete com’è… la pressione della piazza, il contraccolpo psicologico, “il ragazzo deve ancora maturare”. Insomma al primo errore “foera di ball”, caro il mio sbarbatello talentuoso.

 

Un abbaglio marchiano, sì, ma bazzecole, quisquilie e pinzillacchere se paragonato alla frittata cucinata ieri pomeriggio dall’esperto De Sanctis. Minuto 33, un match fino a quel punto sul filo dell’equilibrio prende la strada di casa grazie alla sciagurata uscita dell’abruzzese che regala ad un incredulo Roncaglia il suo terzo centro stagionale in campionato. “Facundo ca nun è succieso niente”, sembra dirsi sconsolato  il numero uno azzurro. Del resto ogni tanto anche i grandi sbagliano, no? Eh sì, appunto, ogni tanto. Ma sfortunatamente non è questo il caso, visto che ormai le “scampagnarate” per i sedici metri si contano solo col pallottoliere.

 

Abbiamo preso Armero per ravvivare la fascia, è tornato Calaiò per dare il cambio a Cavani (a proposito, 100 di questi giorni), ma vuoi vedere che alla fine, stringi stringi, il busillis stesse proprio tra i pali?

 

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