Tuttosport – Botte e botti tra Napoli e Juve. I cinepanettoni hanno fatto il loro tempo, riviviamo gli ’80

 

 

 

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“Natale in alta quota”. Per la Juve pre natalizia il titolo giusto era quello. Anche Aurelio De Laurentiis se interpellato non avrebbe trovato nulla di che eccepire. Anche perché il suo Napoli navigava a distanze siderali dai campioni d’Italia: -10 che pure a Natale è un distacco da brividi. Arrivati a fine gennaio però tutto è cambiato: i cinepanettoni hanno fatto il loro tempo e qualcuno ipotizza che l’abbia fatto persino la Juve di Antonio Conte . Una lettura ingenerosa e riteniamo pure ingenua, che già questa sera potrebbe essere confutata. I cinque punti concessi al Napoli in due match, a cui si sommano i due recuperati dagli azzurri via Corte Federale, hanno però stravolto la classifica. Questo è un fatto. E hanno restituito al campionato uno dei suoi duelli più sentiti e divertenti. Un fatto inatteso, oltretutto a priori il calendario del periodo sembrava assegnare un ulteriore vantaggio alla formazione bianconera, invece sprecato.

ANNI ‘80 Sembra di essere tornati improvvisamente ai tempi di Platini e Maradona , anche se catapultati nel calcio di oggi quei due probabilmente vestirebbero la maglia di Real e Barcellona. Fatto sta che sull’asse Torino- Napoli si preannuncia un duello senza esclusione di colpi: botti e botte. Solo metaforiche, per carità, ma anche le parole possono fare male. Napoli ha patito in particolare quelle di Claudio Marchisio , nonostante l’esibita antipatia nascondesse un implicito riconoscimento. Alla Juve ha invece dato fastidio l’enfasi

VANTAGGIO BIANCONERO Parole, appunto. I veri botti li dovremmo vedere in campo e in tal senso un lungo sprint Juventus-Napoli sarebbe garanzia di spettacolo. Davanti praticamente c’è tutto un girone di ritorno e quel Napoli-Juventus del primo marzo (cinque giorni dopo la Juve sarà di scena a Glasgow per il ritorno degli ottavi di Champions) che si annuncia come la partita dell’anno. Sulla carta la Juve ha ancora un margine di vantaggio e non ci riferiamo solo ai tre punti in più in classifica che comunque non vanno sottovalutati. La formazione di Conte è più equilibrata, ovviamente quando può contare sui titolari, è formata da giocatori che hanno già dimostrato di poter convivere con la pressione, per ragioni ambientali sa gestire non solo il successo, ma anche la strada che porta al successo. Napoli invece, intesa come città e ambiente, vive di emozioni, a volte può esserne succube. In passato è accaduto quasi sempre così quando gli azzurri si sono trovati sul cammino della Juventus. Con le due eccezioni dell’era Maradona se si parla di scudetto. Non va però scordato che la finale di Coppa Italia e quella di Supercoppa giocate da “questo” Napoli sono state partite vere e terminate con una vittoria per parte tra mille polemiche. Botti e botte, appunto.

Fonte: Tuttosport

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