Calaiò: “Non sono il vice-Cavani, ecco perchè ho scelto Napoli”

Il nuovo acquisto del Napoli, Calaiò

 

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Fonte: Giorgio Elia per ‘Calciomercato.it’

 

Delusione mista a rabbia. E’ questo il sentimento provato da una parte della tifoseria del Palermo, a seguito della scelta di Emanuele Calaiò di vestire la maglia del Napoli, nonostante la corte serrata da parte della squadra della città natale dell’ex bomber del Siena. Lo stesso calciatore però, in esclusiva ai microfoni di Calciomercato.it, manda un messaggio ai tifosi rosanero chiarendo così la sua situazione: “La prima cosa che tengo a precisare è che non ho mai rifiutato il Palermo. Al contrario, questo poteva sicuramente esser il miglior momento per un mio passaggio in rosanero, considerato che mi sentivo pronto a metter la mia esperienza al servizio della squadra. E’ giusto però sottolineare come il Napoli sia stata la prima società a farsi viva con il Siena, con Palermo e Torino che hanno solo in seguito premuto sull’acceleratore per provare a prendermi”.

Quindi è stato diciamo un discorso legato anche ai tempi?
“Inizialmente l’offerta del Napoli non riusciva a soddisfare le mie esigenze e quelle del Siena, considerato che avevo ribadito con chiarezza che non mi sarei mosso dalla Toscana solo per sei mesi. Avevo dato la mia parola al club partenopeo, ma tutto sarebbe decaduto qualora entro venerdì non fosse cambiata la formula scelta dal club campano per portarmi via da Siena. Proprio in quella giornata però De Laurentiis si è mosso in prima persona, pemettendo così la buona riuscita dell’operazione. Ringrazio Palermo e Torino per il loro interessamento, ma alla mia età certi treni passano solo una volta”.

Comunque potrebbe esser un arrivederci al Palermo e non un addio…
“Nel calcio moderno si può giocare un ruolo da protagonisti anche in età avanzata, sempre in relazione ovviamente a quelle che sono le tue condizioni fisiche. Basti vedere quanto di straordinario sta facendo Toni alla Fiorentina, un giocatore che sta segnando con le sue reti il cammino della squadra di Montella. Adesso ovviamente sono concentrato per far bene con la maglia del Napoli, per dare il mio apporto alla squadra e al tecnico per lottare per i quartieri alti della classifica. Sicuramente non escludo nulla per il mio futuro, ma di queste cose me ne occuperò solo al termine del mio contratto con la società partenopea”.

A Palermo e Torino avresti fatto il titolare, a Napoli invece hai davanti un certo Cavani…
“Io non mi sento un vice Cavani, considerato il fatto che stiamo parlando a mio avviso di un giocatore insostituibile. Penso di avere delle caratteristiche complementari agli altri attaccanti presenti in organico, aspetto che mi permette di giocare in coppia con ognuno di loro. Io magari posso aggiungere più peso in area di rigore e nel gioco aereo, uno dei motivi magari che ha portato Mazzarri a fare il mio nome. Sono in una squadra di grande qualità e ho tanta voglia di imparare, disposto a metter la mia esperienza al servizio dei compagni”.

Presente  in tribuna domenica per Napoli-Palermo, quante chances di salvezza dai ai rosanero?
“Tra le squadre invischiate nella lotta per non retrocedere, credo che quella di Gasperini abbia maggiori possibilità di tirarsi fuori. Il potere economico dei rosanero può sicuramente esser superiore, con il presidente Zamparini che non avrà alcuna intenzione di veder retrocedere la sua squadra. Poi il Palermo può contare su un dirigente preparato come Lo Monaco, il cui apporto potrà risultare determinante considerate le sue conoscenze e competenze nel mercato e nella gestione di determinate situazioni”.

A proposito di Lo Monaco, sappiamo che vorresti mandare un messaggio all’amministratore delegato del Palermo…
“Assolutamente sì. Sono stato in contatto costante con il direttore nelle ultime settimane, con il quale ho sempre avuto un rapporto basato sulla chiarezza e la lealtà. Volevo ringraziare sia lui che il Palermo per l’interesse e gli apprezzamenti mostrati, una stima reciproca che mi lega al dirigente e all’intera società. Nel calcio può sempre succedere di tutto, motivo per il quale non ci siamo detti addio”.

Che impressione ti ha fatto Dybala?
“Un giocatore giovane dotato di tanta qualità, ma che inevitabilmente può risentire della situazione difficile della squadra. A mio avviso adesso sarà importante l’apporto di giocatori di esperienza, con gli arrivi di Aronica e Dossena che torneranno sicuramente utili a Gasperini. Per qualità e temperamento punto molto su Miccoli e Brienza, due giocatori che dovranno guidare la squadra fuori da questa difficile situazione”.

Di Dybala però si è parlato a Siena per il dopo Calaiò.
“Le sue caratteristiche potrebbero fare al caso del gioco del Siena, sposandosi al meglio con quelle di alcuni giocatori presenti in organico. Il presidente Zamparini però ha investito tanto su di lui e crede nelle sue potenzialità, aspetto che fa pensare che tale scenario sia destinato a restare solo un’ipotesi”.

 

M.D.A.

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