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E’ terminata da poco la conferenza stampa di presentazione di Emanuele Calaiò. L’attaccante ex Siena torna a Napoli dopo 5 anni, con la voglia di raggiungere un traguardo importante: “A 31 anni sono nel pieno della maturità e ho voluto affrontare questa sfida perchè per me rappresenta la mia ultima possibilità di giocare in una grande squadra. In futuro potrò dire a mio figlio di aver giocato la Champions con il Napoli. In questi anni il Napoli ha fatto cose straordinarie, vedo un gruppo importante, con bravi ragazzi che cercano di migliorare giorno dopo giorno. Cercherò di dare una mano. Credo che una grande squadra come Napoli debba puntare sempre in alto restando con i piedi per terra. Noi cerchiamo di andare ogni domenica in campo e vincere le partite, ma non pensiamo tanto al futuro, solo a partita dopo partita. Riguardo il numero di maglia ancora devo sceglierlo. Se è libero, vorrei il numero di Vargas”.
MAZZARRI MOLTO CARISMATICO, IO SONO QUI PER DARE UNA MANO – Calaiò sottolinea il carisma percepito nei primi incontri con Mazzarri, il quale ha spiegato all’attaccante il suo ruolo in squadra: “Per un giocatore è sempre bello giocare titolare, ma so che non sarà sempre così. Sono un giocatore diverso dagli altri, quando c’è da buttare la palla in avanti io ci sarò. Cercherò di fare tanti gol e dare battaglia in area di rigore. Mi hanno sempre parlato bene di Mazzarri. In questi due giorni che lo conosco mi sembra una persona molto carismatica e competente. C’è bisogno che tutti i calciatori diano una mano alla squadra. Cavani ne è testimone, e quello che più mi piace di lui è che, oltre ad essere un goleador, aiuta molto in compagni in difesa. Cercherò di dare il massimo in qualunque ruolo“.
CONOSCO GIA’ META’ SQUADRA, QUESTO E’ UN GRAN GRUPPO – Per l’ex Siena si tratta di un ritorno al passato: “Ho la fortuna di conoscere già metà squadra. Per questo è stato un bel ritorno, questo mi dà la giusta serenità per prepararmi bene alla partita della domenica. E’ un grande gruppo, così come deve essere in ogni grande squadra”.
Calaiò è ritornato sulle parole di antipatia reciproca tra Napoli e Juventus: “Per essere così antipatici, vuol dire che siamo forti“.
VM