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di Antonio Papa per pianetanapoli.it
La vita è una ruota, recita uno degli adagi più antichi del mondo. Una ruota panoramica, aggiungeremmo noi modernizzando un po’ la questione. Un attimo prima sei su, in cima al mondo, e guardi tutti dall’alto; un attimo dopo sei giù e non vedi l’ora di tornare dove ti sentivi re. Per fortuna la vita non è come la giostra: il giro non finisce mai, e quindi così come sei tornato in basso puoi risalire di nuovo, e sempre più in alto. Questo è l’augurio che ci sentiamo di fare al Napoli per un 2013 di crescita, che abbia meno bassi e molti più alti. Intanto, come si fa sempre alla fine di un anno, ripercorriamo l’intero 2012 azzurro, con i suoi up e i suoi down.
FEBBRAIO
UP – Momento più alto della storia recente azzurra, il Napoli asfalta il Chelsea al San Paolo con una prestazione mastodontica. Finisce 3-1, doppio Lavezzi e il sigillo di Cavani per un sogno che sembra infinito, e invece finirà presto. Come la permanenza del Pocho, allo zenit della sua esperienza partenopea. Cinque giorni dopo, infatti, arriverà il gol che tramortisce l’Inter e dà il via alla trattativa col PSG.
DOWN – L’anno prosegue all’insegna dei ribaltoni: ciò che sembra un disastro si rivela un trionfo, e viceversa. Il Napoli si schianta a Siena in una semifinale di Coppa Italia giocata male, anzi malissimo, con un alone di crisi che inizia a farsi largo nello spogliatoio. E’ il 9 febbraio, per fortuna quell’alone sparirà subito dopo.
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