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Dopo un avvio di stagione tutt’altro che esaltante, Ezequiel Lavezzi sta entrando pian piano nei meccanismi di gioco del PSG. L’argentino ha rilasciato una lunga intervista a ‘Extratime’, nella quale ha parlato del momento delicato del PSG, tracciando anche un paragone tra Parigi e Napoli: “Nel calcio i nomi non bastano. Stiamo formando una squadra nuova, dove si parlano molte lingue, non è facile. Ma alla lunga la qualità dei singoli farà di sicuro la differenza. La Ligue è molto fisica, meno tattica della A dove non trovi squadre impreparate. Mi sto adattando, spero di dare il mio contributo, migliorando sotto porta. Voglio segnare di più“.
FACILE GIOCARE CON IBRA – Il ‘Pocho’ esalta le qualità di Ibrahimovic: “È facile giocare con lui. Si mette al servizio della squadra e, a differenza di Cavani, preferisce giocare corto. Per puntare al Pallone d’Oro dovrebbe vincere una Champions, è l’unica cosa che gli manca. Io comunque lo darei ancora a Messi. Anche se non ha vinto la Champions quest’anno, fa sempre cose straordinarie“.
VERRATTI IMPRESSIONANTE – L’attaccante si dice impressionato dalle qualità e dalla personalità del giovane Verratti: “Mi ha impressionato Thiago Silva, è un grandissimo professionista. Ma chi mi ha sorpreso è Verratti. Ha grandi doti soprattutto per uno della sua età che viene dalla B. Spetta pure a noi aiutarlo, per evitare che si bruci. Comunque ha una bella personalità“.
DIFFERENZE TRA NAPOLI E PARIGI – Il numero 11 del PSG traccia un paragone tra Napoli e Parigi: “Lì era molto diverso rispetto a Parigi . A Napoli non potevo neanche uscire di casa. Anche se mi ero abituato a quel tipo di popolarità, ogni tanto hai bisogno di vivere tranquillo, e qui posso farlo, senza essere assalito. Ma l’affetto dei tifosi napoletani è stato importante. Qui magari mi riconoscono, ma mi lasciano tranquillo. Qualche autografo lo firmo ancora“.
NORMALE CHE IL NAPOLI LOTTI PER IL TITOLO – Passaggio sulla sua ex squadra: “È normale che lottino per lo Scudetto, è una squadra che ha un’identità che prescinde dai singoli. Fanno bene anche senza di me e ho visto che a volte vincono anche senza Cavani. Questo è importante. Insigne? Evitiamo paragoni ingombranti, ha grandi qualità e deve fare l’Insigne, non il nuovo Lavezzi. Magari tra qualche anno sarà più famoso di me. E glielo auguro. Rispetto ad Ancelotti Mazzarri lavora di più sulla tattica, ogni partita è preparata nei minimi dettagli. Ancelotti lo fa meno, ma forse perché deve adattarsi al contesto francese“.
RETROSCENA MERCATO – Lavezzi ritorna sul mercato: “In estate mi voleva l’Inter e pure il Manchester City. Ma il progetto del Psg è davvero interessante”. E sulla nostra Serie A, priva di molti gioielli, dichiara: “Magari non è allo stesso livello di quando arrivai io, ma come in Inghilterra e Spagna, in Italia si gioca il calcio migliore al mondo. Io in tv guardo solo calcio italiano“.
VM