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di Pasquale La Ragione
Il Pescara dei giovani sta trovando non poche difficoltà nella massima serie. La squadra è ultima in classifica dopo solo 3 vittorie, 2 pareggi e ben 9 sconfitte. Pertanto, la situazione difficile ha portato l’allenatore Stroppa alle dimissioni. Il presidente Sebastiani ha deciso di affidare la sua squadra a Cristiano Bergodi. Quest’ultimo non ha esordito nel migliore dei modi perdendo domenica pomeriggio contro la Roma. Ma cosa si può chiedere di più a questa squadra? Sembra paradossale, ma è molto più competitivo il Pescara della Serie B scorsa che questo in Serie A. La perdita di giocatori come Insigne, Immobile e Verratti e soprattutto di un allenatore come Zeman si sente eccome. Era difficile sostituire a dovere elementi del genere avendo a disposizione un budget che può avere una piccola realtà come il Pescara. Ci hanno provato con gli arrivi di Quintero e Weiss, che probabilmente hanno fatto vedere le cose migliori della squadra ma non basta: per la salvezza bisogna dare di più e non solo sul campo. Bergodi ha cercato di limitare i danni con l’innesto di gente di esperienza come Terlizzi, Cascione e Abbruscato che devono dare una quadratura a una squadra in difficoltà.
COME GIOCA – La schieramento tipo del Pescara di Bergodi è un 3-5-1-1 con in porta il giovane Perin. La difesa invece è formata dall’esperienza di Terlizzi e da due giovani come Romagnoli e Capuano. Zanon e Modesto ricoprono rispettivamente il ruolo di esterno destro e esterno sinistro. Al centro del campo Cascione, Nielsen e Quintero. Il colombiano però ha saltato l’ultima partita contro la Roma per infortunio e non è stato convocato per la sfida contro il Napoli, al suo posto dovrebbe giocare Bjarnason . In avanti Vukusic e Weiss anche se Abbruscato si sta imponendo nelle gerarchie del nuove allenatore. Sicuramente gli abruzzesi affronteranno gli azzurri cercando di bloccare ogni azione offensiva per poi ripartire quando c’è l’opportunità; la velocità di alcuni giocatori come Weiss potrebbe rivelarsi decisiva. Ma il Napoli se gioca come sa non dovrebbe avere problemi. Il ritorno di Cavani è un aspetto fondamentale sia tecnico che psicologico.