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Marek Hamsik, ospite di ‘Radio Marte’, ha parlato degli obiettivi personali e della squadra: “Fino ad ora abbiamo fatto molto bene. Non so da dove sono partite queste critiche, forse dalla partita col Torino, dove solo la sfortuna ci ha costretto al pareggio. Ma noi vogliamo arrivare quanto più in alto possibile, con i miei gol magari. Ora sono decimo nella classifica di tutti i tempi, con 64 gol, ho messo nel mirino Canè. Mi piacerebbe arrivare al sesto posto, ma devo tenere conto che c’è anche Cavani. Superare Maradona? Se resto qui altri cinque anni perchè no…”
VOGLIO ARRIVARE IL PIU’ IN ALTO POSSIBILE CON IL NAPOLI – Il centrocampista slovacco si è soffermato sui prossimi impegni della squadra: “Non so dove voglio arrivare, l’importante è che il Napoli arrivi più in alto possibile. E’ stato importante vincere in Svezia e qualificarci al turno successivo di Europa League, ora possiamo concentrarci sul campionato. E la vittoria di Cagliari ci ha concesso di portarci a -2 dalla capolista. Cellino ha tolto il mio pantaloncino che avevo regalato al raccattapalle rossoblù? Povero bambino, magari lo invitiamo al San Paolo”.
TRA PALLONE D’ORO E SCUDETTO SCELGO… – Ardua scelta per il numero 17 azzurro: “La vittoria più bella è sicuramente la coppa Italia, poi ormai abbiamo capito che vincere qui a Napoli ha un sapore particolare. Pallone d’oro o scudetto a Napoli? Sicuramente lo scudetto. In questo momento credo che il Barcellona giochi il miglior calcio. Messi è unico, ma mi piace anche Falcao. Vincerlo io? La vittoria del pallone d’oro passa sempre per una vittoria importante con il club”.
FUTURO – Passaggio del campione azzurro sul suo futuro: “Io voglio lasciare un segno importante a Napoli. Già essere nei migliori dieci di sempre di questo club è un onore”
QUESTIONE SCUDETTO – Hamsik parla della corsa al titolo: “Ho sempre detto che ce la possiamo giocare con tutti. La Juve è a soli due punti da noi, non sono nulla. La Champions è più difficile da giocare rispetto all’Europa League, ma di certo avere un altro impegno settimanale non è un vantaggio. La sconfitta di Torino è stato solo un episodio, ci rifaremo. La differenza è che loro sono abituati a vincere, il Napoli sette anni fa era in serie C. Oggi siamo arrivati a livelli altissimi, questo è importante: il Napoli deve stare sempre in Europa. E noi rispetto ai bianconeri abbiamo una fame di vittorie superiore”.
PARTENZE GARGANO E LAVEZZI – Il centrocampista azzurro è ritornato sulla partenza dei due ex compagni: “Ogni giocatore è diverso da un altro. Qualcosa ci manca, ma qualcosa abbiamo anche avuto. Due campioni come Walter e Lavezzi non sono facili da sostituire, ma il calcio è come un lavoro, uno parte e uno arriva. Pandev, Insigne e Behrami ci hanno dato molto finora. Io gioco meglio senza Lavezzi? Non credo”
VM