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di Antonio Izzo
Quattro vittorie, una sconfitta e due pareggi, l’ultimo dei quali ottenuto domenica scorsa a San Siro contro l’Inter. La svolta portata dal duo Pulga-Lopez al Cagliari ha fatto rientrare i rossoblù nella propria media, dopo i soli due punti conquistati da Ficcadenti nelle prime sei giornate di campionato. La vittoria manca dal 4-2 rifilato al Cagliari, ma la squadra del presidente Cellino, con il nuovo corso, ha impattato bruscamente una sola volta a Firenze. Per il resto le mura interne sono imbattute da due mesi, quando il Pescara fece bottino pieno e provocò l’esonero di Ficcadenti. Adesso arriva quella che in Sardegna definiscono la partita dell’anno; arriva ‘l’odiato’ Napoli! Una rivalità da parte dei rossoblù, si dice, iniziata nel 1997 in occasione dello spareggio Cagliari -Piacenza giocato al San Paolo; in quell’occasione i tifosi partenopei si schierarono a favore dei piacentini che vinsero quella gara e condannarono la squadra di Mazzone alla serie cadetta. Dopodiché tanti Cagliari-Napoli giocati non senza veleno, con il presidente Cellino che in più di un’occasione ha dimostrato di tenerci non poco a questa gara con le sue discusse ‘uscite’. Amarcord a parte, la gara dell’Is Arenas di domani sera presenterà tante insidie per Walter Mazzarri. Lo schieramento tattico dei due trainer rossoblù prevede un 4-3-1-2. Tra i pali un ottimo portiere come Michael Agazzi; in retroguardia lo squalificato Astori, uno dei gioielli sardi accostato al Napoli, sarà sostituito dal recuperato Ariaudo che agirà al fianco di Rossettini; sulle fasce due frecce come Pisano e Avelar che daranno vita ad un duello molto interessante con Maggio e Zuniga: si tratta di esterni che spingono molto e quindi su entrambi i fronti ci sarà da fare attenzione alla doppia fase; a centrocampo accanto al regista Conti e al ‘mastino’ Nainggolan, Dessena dovrebbe essere preferito a Ekdal; in prima linea i dubbi non riguardano solo il Napoli: salutato Larrivey, ci sono da valutare le condizioni di Pinilla, uscito malconcio da San Siro al pari di Nenè e Sau: se per questi ultimi due non dovrebbero esserci problemi, più difficile appare il recupero del cileno che però potrebbe partire almeno dalla panchina; come trequartista Andrea Cossu, che dopo il problema agli adduttori sembra stia tornando sui suoi livelli: il Cagliari si affida a lui per cercare di creare l’imprevedibilità necessaria a penetrare nella difesa azzurra. Ma occhio all’uomo del momento: Marco Sau è il capocannoniere del Cagliari ed ha scalato le gerarchie; il titolare inamovibile adesso è lui e di certo le sue qualità sono già note dopo i trascorsi a Foggia e Castellammare di Stabia. A ‘Pattolino’ da Sorogno, provincia di Nuoro, sono affidate le ‘rivendicazioni’ e l’orgoglio sardo contro i partenopei. Per l’occasione il Napoli avrà contro tutto l’Is Arenas, dopo il via libera all’apertura di tutti i settori dello stadio: sold-out! La bolgia sarà composta da 16.500 spettatori.
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