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Il sorriso gli resta dentro, come la rabbia per giudizi affrettati e attacchi ingiusti. Il Napoli ha 7 punti in più dello scorso campionato e ha già guadagnato l’accesso ai 16esimi d’Europa League: il vero trionfatore per questo cammino eccellente si chiama Walter Mazzarri. Sì, l’allenatore pensieroso e un po’ ombroso, quello che anche Edinson Cavani considera insostituibile. “Oggi come in futuro”, ha confessato di recente il Matador che non riesce proprio a immaginare la panchina del Napoli senza il tecnico scorbutico e vincente. Quando la stagione ha consumato i suoi primi tre mesi, c’è Mazzarri all’orizzonte con le braccia alzate per i risultati ottenuti nonostante la politica low cost del club: via i beniamini Lavezzi e Gargano, sostituiti dal giovane Insigne e da due ex viola da riciclare, Gamberini e Behrami. Ha avuto di nuovo ragione lui, anche se adesso comincia ad avvertire il peso dello stress, così tanto da sottoporsi di recente ad un check up cardiologico. Come dargli torto, se nel club azzurro svolge un ruolo da coach manager, più che da allenatore in senso stretto?
BRAVO DAL PATRON – E con un Mazzarri attivo e presente, il presidente De Laurentiis può permettersi il lusso di guardare a distanza i fatti del Napoli. Sa che il rapporto tra lo staff tecnico e la triade dirigenziale Formisano-Lombardo-Saracino sta dando frutti anche quest’anno, il quarto di fila da quando c’è l’allenatore di San Vincenzo. “Bella rincorsa, complimenti mister”, Mazzarri ha incassato ieri mattina i complimenti telefonici di De Laurentiis, ma senza sfoggiare quel sorriso diventato estraneo alle sue ultime conferenze stampa. Il motivo? Chissà. Forse preferirebbe più equilibrio nelle valutazioni per le pochissime sconfitte stagionali, soprattutto quelle a causa del massiccio turn over in Europa. Sarà stato un errore? Può darsi, ma resta l’esito finale della scelta: il Napoli ha superato la fase a gironi prima di giocare la sfida del 6 dicembre al San Paolo col Psv. Alla fine ha avuto ragione lui, nonostante il bersaglio di certe critiche: Napoli terzo in A ed a +7, oltre alla prossima sfida europea del 14 febbraio già prenotata.
REBUS CONTRATTO – Mazzarri è un po’ deluso, avrebbe preferito più equilibrio nei suoi confronti, avrebbe gradito giudizi sui numeri del Napoli: 152 presenze in panchina, 73 vittorie, 43 pareggi, 36 sconfitte. Mai una stagione deludente, sempre un passo avanti, anno per anno. E adesso? “Sono stanco”, ripete di continuo a tutti. Ora di più. Preferisce restare chiuso nella sua casa di Quarto, senza incontrare nessuno, limitando l’uso del telefono. Non vuole essere pressato, lo sa pure De Laurentiis, disposto a fargli firmare un altro contratto triennale per rilanciare il progetto vincente. Ci riuscirà? Sembra improbabile, a meno che non sia la squadra ad insistere chiedendogli: “Resta cu mme”.
Fonte. Tuttosport