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Neanche un minuto disputato finora da Bruno Uvini con la maglia del Napoli. Arrivato in estate come il ‘nuovo Thiago Silva‘, il giovane difensore brasiliano non ha trovato spazio nemmeno nel cosiddetto Napoli B, quello ‘riservato’ all’Europa League; a differenza dei suoi giovani connazionali, Marquinos e Castan che si stanno rendendo protagonisti nella Roma di Zeman. A gennaio la sua avventura in azzurro potrebbe già essere finita. Il difensore è molto richiesto in Italia, Spagna, Francia e Germania. Napolisoccer.net ha intervistato l’agente del calciatore, Francesco Castagna.
Come giudica fin qui l’esperienza di Uvini in azzurro.
“Penso che i primi mesi di Bruno al Napoli, siano stati molto positivi, sebbene siano stati di ambientamento. Sapevamo che non avrebbe quasi mai giocato, poiché è un giocatore molto giovane, ma devo essere sincero, sia l’allenatore che il direttore sono molto contenti di lui. La soluzione migliore si troverà al più presto e insieme al club. Quasi sicuramente potrebbe essere quella di mandarlo a fare un’esperienza in prestito, in modo da mettere minuti nelle gambe e ritornare al Napoli con le spalle più robuste.”
Quali sono i club interessati al giocatore?
“Ci sono vari club interessati sia in Italia che all’estero. Nomi non mi va di farne, perché non voglio far uscire fuori nessuna storia. Ti posso dire che in Italia i club interessati sono tutti di serie A, mentre all’estero ci sono squadre spagnole, tedesche e francesi, che vorrebbero accaparrarsi le sue prestazioni. Con l’augurio di fare almeno un paio di presenze con il Napoli, aspettiamo ottimisti dicembre per sapere qualcosa in più sul futuro del giocatore.”
Come mai avete scelto Napoli?
“Sappiamo che il Napoli ha un gruppo difensivo forte per cui era prevedibile che il ragazzo non trovasse spazio. Ha fatto panchine in Italia ed in Europa, che onestamente sono state una sorpresa poiché, sebbene conosco il suo valore, non mi aspettavo queste convocazioni. E’ un progetto quinquennale interessante. Bigon lo ha fortemente voluto e noi l’abbiamo scelto e accettato perché sapevamo che seppure non avessimo giocato tante partite nel primo anno, man mano avremmo fatto di più. Ti dico che la società è contenta di lui e del modo in cui lavora, anzi spesso bisogna contenerlo, poiché durante gli allenamenti da troppo”.
Ha già sentito Bigon?
“Con Riccardo c’è un ottimo rapporto, ci si sente spesso. Bigon è sempre stato chiaro con me, per cui abbiamo sempre saputo che non avrebbe trovato spazio in questo periodo e che il progetto sposato è un progetto che darà i suoi frutti sulla lunga. Credo che gennaio sia il trampolino giusto per mandarlo a fare esperienza, piuttosto che tenerlo inutilizzato a Napoli”.
Se dovesse arrivare la squalifica di Cannavaro in virtù del calcio scommesse, potrebbe restare al Napoli ed ambiare a trovare più spazio?
“La società deciderà cosa fare. Se dovesse restare perché ci sono margini per giocare di più, a noi fa piacere. Se invece i margini per giocare non dovessero esserci ed il ragazzo deve essere mandato in prestito per fare esperienza siamo ugualmente felici”.
La percentuale maggiore è che resti o vada via?
“In tutta onesta la percentuale maggiore è quella che vada a giocare in prestito”.
A.I.