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Ottavio Bianchi, ex allenatore azzurro, ha rilasciato alcune dichiarazioni al ‘Mattino’ consigliando ai calciatori del Napoli di non ascoltare i fischi e le critiche dei tifosi: “Il calcio è la grande passione dei napoletani, mica posso stupirmi se succedono queste cose. Ho dovuto sopportare, sgomento, assordanti raffiche di fischi, sibilati per disapprovare un normale tocco all’indietro magari sul 3-0 a nostro favore. Guardi, lì a Napoli è tutto normale. Quando una città non è abituata normalmente a vincere, è normale che abbia sbalzi di felicità e di depressione. Ma questo è un Napoli forte, che lotterà ancora per lo scudetto. E i suoi tifosi devono mantenere la calma”
GIOCAVO CON TRE PUNTE, MA ERO COMUNQUE CRITICATO – Bianchi traccia un paragone con il suo Napoli e con altre squadre ormai passate alla leggenda, come il Milan di Liedholm e il Barcellona di Guardiola: “o giocavo con tre punte ma i tifosi non erano contenti, dicevano che avrei dovuto giocare con quattro punte contemporaneamente… Qualche giorno fa pensavo al gioco di Liedholm o ai tanti passaggi che faceva il Barcellona di Guardiola: penso che il San Paolo non avrebbe tollerato simili trame, i napoletani vogliono sempre che la palla vada giocata in verticale… altrimenti rumoreggiano”.
VM