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Uniformità di giudizio, un concetto tanto predicato ma che difficilmente viene messo in atto. La Juventus è stata ancora una volta graziata dal giudice sportivo Tosel, che ha punito con una multa l’episodio che ha visto Orsato colpito da un oggetto lanciato dagli spalti, nel corso di Juventus – Inter. Per lo stesso motivo il San Paolo venne squalificato. Riportiamo i comunicati del giudice sportivo, rispettivamente quello ai danni della Juventus e quello riguardante il Napoli, risalente al 2007:
“Ammenda di € 50.000,00 con diffida : alla Soc. JUVENTUS per avere suoi sostenitori, tra il 7° ed il 17° del secondo tempo, lanciato una quindicina di palle di cartone verso un Arbitro addizionale, una delle quali lo colpiva al collo,cagionandogli una sensazione dolorifica ed inducendo il Direttore di gara ad interrompere il giuoco per circa un minuto per un consequenziale controllo sanitario; per avere inoltre, fino al termine della gara, rivolto reiteratamente cori insultanti allo stesso Arbitro addizionale; per avere infine, nel corso della gara, esposto vari striscioni dal tenore ingiuriose nei confronti della squadra avversaria, del suo presidente, del suo allenatore e di un suo calciatore; sanzione attenuata ex art. 14. n. 5 in relazione all’art 13 lettere a) e b) CGS, per avere la Società concretamente operato con le forze dell’ordine a fini preventivi e di vigilanza”.
Ecco il comunicato che portò alla chiusura del San Paolo nel 2007:
“La gara di domenica tra Napoli e Genoa si giochera’ a porte chiuse. Lo ha deciso il giudice sportivo valutando il comportamento dei sostenitori partenopei durante Napoli-Livorno di ieri sera
Squalifica per un turno per lo stadio San Paolo di Napoli in seguito agli episodi verificatisi ieri sugli spalti prima e durante la gara contro il Livorno, valida per la quinta giornata del campionato di serie A. Lo ha deciso il giudice sportivo della Lega calcio. La tifoseria partenopea ha esposto “per brevi attimi, uno striscione ingiurioso nei confronti della tifoseria avversaria”. Il tutto aggravato dall’accensione “nel proprio settore di tredici fumogeni e per avere, infine, al 35′ del secondo tempo, scagliato nel recinto quattro bottigliette, una delle quali, piena, colpiva al petto un assistente, provocandogli una sensazione dolorifica“.
VM