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L’uomo della provvidenza sta tornando. Non al galoppo, come faceva prima di fermarsi, ma con il passo sicuro di chi ha messo l’infortunio alle spalle. Anche se definire infortunio l’affaticamento muscolare di Edinson Cavani, è esagerato. Tocca a lui decidere cosa fare, se partecipare alla sfida di domenica contro il Torino, oppure se attendere una sua sicurezza maggiore su quel piccolo fastidio che avverte ormai da una settimana ai flessori della coscia sinistra. Clinicamente è guarito da quando il medico sociale Alfonso De Nicola ha letto l’ecografia che lo stesso calciatore aveva reclamato per sentirsi ancora più sicuro, oltre alla diagnosi effettuata dallo staff sanitario del Napoli. Probabilmente soffre di una piccola infiammazione al tendine del flessore, nulla di compromettente, però a Bergamo ha preferito dare forfait per la paura che il freddo, la pioggia e il campo pesante potessero influire negativamente sul suo completo recupero. Ieri mattina il Matador ha fatto un altro passo avanti verso il ritorno in squadra. Corsa intermittente e con la palla, un lavoro di certo più intenso rispetto al solito e completato senza avvertire nessun fastidio. Oggi è probabile che Mazzarri lo faccia rientrare nel gruppo dei titolari disponibili, ma il test finale ci sarà soltanto domani, cioè quando il tecnico farà disputare una partitina in famiglia. Ecco, in quel momento Cavani dovrà sentirsi sicuro di poter giocare senza il condizionamento di chi teme di procurarsi un infortunio ancora più serio. Insomma, il Matador farà parte del match solo se non avvertirà più nulla nel corso dello stesso test. Mazzarri aspetterà con preoccupazione la risposta del Matador, auspicando che sia diversa da quella che gli aveva dato poco prima di partire per Bergamo. Con la stessa preoccupazione stanno vivendo i tifosi, convinti che tutte le fortune del Napoli girino intorno a Cavani e che la sua assenza lasci al Napoli un’eredità da squadra senza grandi ambizioni. Tutti con il fiato sospeso, dunque, in attesa che arrivi gennaio, riapra il mercato e si faccia chiarezza sui veri obiettivi della società: una formazione di vertice non può dipendere dallo stato di salute di un paio di suoi calciatori, anche se tra i più bravi. Perché oltre a quella di Cavani, anche l’assenza di Zuniga si è fatta sentire all’Azzurri d’Italia. Il colombiano sta meglio, ora non si trascina la gamba, ma comunque deve risolvere questo leggero stiramento al muscolo semitendinoso. Domenica salterà anche la sfida con il Torino e Mazzarri gli eviterà pure il match di Europa League con il Dnipro, così da poterlo recuperare per la trasferta di Genova. Al suo posto verrà utilizzato nuovamente Dossena.
Fonte: Tuttosport