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Secondo quanto riporta ‘Repubblica’, l’assurdità nel filone napoletano del calcioscommesse riguarda un aspetto: la posizione più chiara sembra essere quella di Gianello: l’atleta di Bovolone, attualmente svincolato, ha confessato e si prepara a patteggiare. Se la caverà con una brevissima squalifica. Tutt’altro discorso invece per il Napoli, che rischia alcuni punti di penalizzazione, presumibilmente da uno a tre, e i suoi due giocatori, che rischiano una squalifica fino a sei mesi. Sanzioni che, se comminate, si sconterebbero durante il campionato in corso. Tutto ruota attorno alla credibilità del racconto di Gianello.
La società è deferita per responsabilità oggettiva sia con riferimento alla presunta omessa denuncia di Cannavaro e Grava, sia per l’illecito ammesso da Gianello. Nel primo caso, un’eventuale sanzione potrebbe limitarsi a un’ammenda. Nel secondo, invece, il rischio è la penalizzazione. Anche il Napoli non sembra avere alcuna intenzione di patteggiare. Grassani, legale del Napoli parla di una richiesta di risarcimento del danno contro Gianello. Se la commissione disciplinare dovesse ritenere «fattiva» la collaborazione dell’ex terzo portiere, la penalizzazione del Napoli potrebbe limitarsi a un solo punto. Ma la Procura federale potrebbe chiedere fino a tre punti. Sarà una partita in tre tempi: commissione disciplinare, corte di giustizia, Tnas. Entro un mese l’inizio del processo.
A.I.