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di Mario D’Amiano
La Juventus Footbal Club è una squadra che non ha bisogno di molte presentazioni. Vanta la tifoseria più cospicua dell’intero movimento calcistico italiano ed è la squadra più titolata del nostro campionato (il Milan ha vinto meno scudetti, ma è la squadra più titolata del mondo tramite le vittorie internazionali). Dopo diversi anni in cui si è piazzata al 7° posto in classifica, la Juventus, con Conte in panchina, è riuscita a ritrovare l’amalgama giusta per rivincere uno scudetto. E’ infatti la Juve la squadra da battere, essendo campione in carica. Quest’anno ha già vinto il suo primo trofeo, proprio contro il Napoli, nella discussa Supercoppa di Pechino. Nonostante la squalifica rimediata da Antonio Conte (che gli ha difatti impedito di sedersi in panchina durante i match), sotto la guida di Carrera la squadra non ha affatto calato il suo ruolino di marcia. E’ l’attacco più prolifico della serie A, vanta una delle migliori difese (seconda solo al Napoli) ed è ancora imbattuta (record che dura da oltre 40 partite). Gli innesti estivi di Asamoah e Giovinco hanno aumentato la forza di questa squadra, che ormai gioca sempre più a memoria, risultando molto difficile da battere.
COME GIOCA – “E’ la squadra che gioca il miglior calcio d’Italia“. Lo ripete spesso uno dei migliori allenatori della storia calcistica mondiale, Arrigo Sacchi. In effetti la squadra di Conte è una delle migliori fautrici del cosiddetto ‘calcio totale’ e, a livello internazionale, solo il Barça gioca meglio. Sotto la guida di Conte la Juve ha provato diversi sistemi di gioco (4-2-4, 4-3-3, 3-5-2) e tutti hanno portato a risultati positivi. Il calciatore intorno a cui gira l’intera squadra è Andrea Pirlo. Il play maker basso, riesce sempre ad impostare l’azione e a dettare i ritmi di gioco favorendo gli inserimenti offensivi di Marchisio e Vidal. Nonostante non abbia un vero e proprio bomber, la Juve segna molti goal tramite un gioco di squadra ben collaudato. La forza di questa squadra sta nel pressing alto ed organizzato con cui riesce a recuperare palla una volta persa. I ritmi di gioco sono sempre molto alti e, talvolta, molto dispendiosi. Una volta recuperata palla, si cerca di passare il pallone a Pirlo, capace di inventare incredibili parabole volte a cercare i tagli degli attaccanti o del centrocampista di turno. Contrabbattere la veemenza della Juve è spesso impossibile, cosicchè molte squadre preferiscono rintanarsi nella propria metà campo ed aspettare il primo errore avversario. Battere la Juve è sicuramente un impresa, ma ciò non vuol dire che sia impossibile. D’altronde il Napoli ci è già riuscito nella gloriosa finale di Coppa Italia 2011/2012.