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Leonardo Bonucci ha rilasciato un’intervista al ‘Corriere della Sera’ in merito alla sfida con il Napoli. E’ inoltre ritornato sulla sfida di Pechino.
SULLA SFIDA DI DOMANI – “All’andata ci ha sorpreso il loro avvio arrembante. Sullo 0-2 la situazione era critica, ma tutti insieme, da vera squadra, abbiamo rimesso in piedi la partita. Non so, al nostro posto, chi ci sarebbe riuscito. Il Napoli si batte correndo dal primo all’ultimo minuto come quando abbiamo vinto 3-0 in casa o come a Pechino. Anche se loro, ora, hanno trovato la quadratura che non avevano: con Pandev sono ben collegati in tutti i reparti. Non sarà facile, ma se la Juve è quella del primo tempo con la Roma, diciamo la nostra anche domani. Speriamo che la sconfitta arrivi in una partita che non conta, potrebbe anche avere anche dei risvolti positivi. Ma non domani. Più lontano è, meglio è”.
SU PECHINO – “Per educazione e per rispetto verso gli avversari, verso l’arbitro, che è un essere umano e può sbagliare, e verso chi, dall’altra parte del mondo, ci era venuto a vedere, sarebbe stato opportuno che si presentassero. Si potevano aspettare quei 5 minuti in più per far sbollire la rabbia. Capisco che quando uno perde non è mai contento, ma la Juve non avrebbe mai permesso una cosa del genere”.
A.I.