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Difensore in campo e fuori. Cannavaro assolve il Napoli. Non si scoraggia per l’occasione mancata al «Massimino», un’intera gara giocata in superiorità numerica per l’espulsione immediata di Alvarez.
Anzi rilancia e prova a dare segnali positivi dalla trasferta a Catania che è rimasta tabù, mai una vittoria degli azzurri in serie A. “Capita di pareggiare partite così, le squadre che restano in dieci si difendono con una concentrazione maggiore, aumenta ancora di più l’attenzione su ogni pallone e chi attacca non trova sbocchi. Guardiamo avanti, il Napoli c’è, noi quest’annno vogliamo fare cose eccezionali e provare a restare in alto il più tempo possibile“. Insomma una frenata e basta del Napoli. Avvertimento lanciato alla Juve, alle milanesi che sono in ritardo e a tutte le altre big. Cannavaro non butta via il punto di Catania. “Siamo dispiaciuti per il pareggio perché volevamo vincere, questo è chiaro. Però attenzione perché poteva sembrare facile con un uomo in più, invece in campo era una situazione tutt’altro che semplice contro una squadra che si è difesa benissimo. Nel finale ci siamo sbilanciati e abbiamo anche rischiato di perdere con due contropiedi“.
Già, sel secondo tempo Mazzarri ha schierato cinque attaccanti ma il gol non è arrivato e negli ultimi cinque minuti il Napoli ha corso due grandissimi rischi. “Le scelte del mister sono state giustissime perché era giusto provare a vincere, ci è mancata a volte un po’ di lucidità. Non c’è nulla da recriminare perché questa è la nostra mentalità e giochiamo sempre per vincere, certo nel finale su quel palo di Gomez siamo stati anche fortunati“.Cannavaro si sofferma più sui meriti del Catania che sui demeriti del Napoli, incapace di sbloccare il risultato con l’uomo in più e di capitalizzare i tanti calci d’angolo e punizioni dal limite. Tanti errori nei passaggi e nelle verticalizzazioni, squadra troppo imprecisa e sotto ritmo. “Ripeto, in campo non era facile passare, gli sbocchi erano tutti chiusi. Il Catania è una squadra che in casa darà filo da torcere a tutti. Erano tutti schierati dietro la linea della palla e davanti hanno giocatori di qualità nelle ripartenze. Per noi non era facile sfondare contro una squadra ben organizzato: l’allenatore è cambiato ma sono rimasti tutti quelli dell’anno scorso e questa per loro è una cosa sicuramente importante“.
Mercoledì di nuovo campionato, al San Paolo c’è la Lazio nel turno infrasettimanale. Il primo vero big match per l’alta classifica, una notte delle stelle a Fuorigrotta. “Sarà una grande partita tra due squadre che hanno l’ambizione di andare in Champions League e si potrà cominciare a capire qualcosa in più. Vogliamo vincere ovviamente anche se sarà un’altra partita durissima. Comunque il campionato è lungo e di partite importanti ce ne saranno tante altre, siamo appena alla quinta giornata. Il risultato non condizionerà il resto della stagione“.
Il primo stop per il Napoli dopo le tre vittorie in campionato e quella in Europa League. La prima volta che il Napoli non va a segno tra amichevoli e partite ufficiali. La prima volta proprio quando ha avuto la possibilità di giocare undici contro dieci per novanta minuti. “Giocare in superiorità numerica non è facile come sembra, ci abbiamo provato senza riuscire a sfondare“.
Come a Palermo gli azzurri non hanno incassato reti, nessun gol al passivo nelle due trasferte siciliane. Eppure a Catania in superiorità numerica il gol si è rischiato addirittura di incassarlo nel finale, una super parata di De Sanctis e il palo su tiro di Gomez hanno salvato il Napoli. Cannavaro fa il difensore anche fuori dal campo. Assolve la squadra e sposta l’attenzione sulla prossima sfida, quella con la Lazio.
Il Mattino