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di Vincenzo Matino
Una partita memorabile con un finale al cardiopalma va in scena al San Paolo. Napoli e Catania scendono sul rettangolo di gioco in una atmosfera che pochi altri stadi italiani riescono a regalare, e regalano ai tifosi presenti e a quelli a casa uno spettacolo memorabile. Dopo un primo tempo in cui le due squadre si studiano, la seconda frazione si accende improvvisamente. Il Napoli trova il doppio vantaggio, prima con un gran tiro di Dzemaili, poi con Cavani che approfitta di uno svarione della difesa avversaria. Partita apparentemente finita, ma non è così. Il Catania sale in cattedra e nel finale confeziona un pareggio che ha del miracoloso. Per il Napoli due punti persi troppo ingenuamente, che a fine campionato saranno decisivi per il mancato ingresso in Champions League
PRIMO TEMPO – Il Napoli cerca di mettere subito in difficoltà il Catania sfruttando le fasce laterali. Il Catania non sembra comunque intimorito e gestisce ottimamente il reparto difensivo, non portandosi mai troppo in avanti o rischiando giocate azzardate per evitare di ritrovarsi troppo sguarnita in fase difensiva e subire uno di quei contropiedi che caratterizzano la formazione di Mazzarri. Il primo tempo si conclude a reti inviolate e, nonostante i primi quarantacinque minuti siano piacevoli e frizzanti, le occasioni verso le porte avversarie si contano sulle dita di una mano. Il Catania crea poco, ma Bergessio e Gomez creano qualche apprensione alla retroguardia azzurra. In particolare in una occasione, quando Bergessio si porta sul fondo, finta il cross, entra in area e in un parapiglia furibondo viene messo a terra da De Sanctis e un paio di difensori azzurri. Gervasoni decide però di non punire l’intervento e di far continuare a giocare. Si va al riposo sullo 0-0.
SECONDO TEMPO – Il secondo tempo è qualcosa di memorabile. Il Napoli, dopo pochi minuti dal fischio d’inizio, trova subito il vantaggio grazie a Dzemaili, che carica il destro e da fuori area lascia partire un siluro su cui Carrizo non può niente. Il Catania accusa il colpo, così gli undici di Mazzarri tentano in ogni modo di trovare il gol del ko definitivo. La rete arriva neanche cinque minuti dopo con il solito Cavani, che prima spara sul palo un destro a incrociare e, sulla respinta, si ritrova il pallone sorprendentemente sui piedi dopo un goffo tentativo di liberare l’area da parte di Spolli. Il secondo destro del bomber va a un buon segno e il Napoli si porta sul due a zero. La partita sembra ormai chiusa e il Catania non appare in grado di reagire a un doppio svantaggio. Ma il calcio è imprevedibile poco dopo, gli uomini di Montella alzano la testa e si portano avanti. Spolli si fa perdonare il pasticcio difensivo, si porta al centro dell’area avversaria per un corner e la mette alle spalle di De Sacntis dopo uno stacco imperioso che nessuno riesce a ostacolare. Il Catania accorcia le distanze e il San Paolo rabbrividisce per lo spettro di un’ennesima beffa nei minuti finali. Verso il 40 minuto di gioco, Montella tenta il tutto per tutto e compie la sua ultima sostituzione: entra Lanzafame, che dopo appena un paio di minuti, approfittando di una mischia in area, colpisce di destro e la mette sotto la traversa. Napoli-Catania finisce così, dopo una partita giocata praticamente tutta nel secondo tempo.
NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis; Campagnaro, Fernandez (66′ Cannavaro), Aronica; Zuniga, Dzemaili, Gargano, Dossena; Hamsik (57′ Pandev), Lavezzi (76′ Inler); Cavani. A disposizione: Rosati, Cannavaro, Fideleff, Inler, Dezi, Pandev, Vargas. Allenatore: Mazzarri.
CATANIA (4-3-3): Carrizo; Bellusci, Legrottaglie, Spolli, Marchese (71′ Llama); Izco, Lodi, Almiron; Gomez (83′ Lanzafame), Bergessio, Barrientos (78′ Ricchiuti). A disposizione: Kosicky, Llama, Seymour, Capuano, Ricchiuti, Ebagua, Catellani. Allenatore: Montella.
MARCATORI: 61′ Dzemaili, 67′ Cavani (N); 74′ Spolli, 85′ Lanzafame (C)
ARBITRO: GERVASONI