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Quelli pratici di software la definirebbero Scugnizzeria 2.0, versione avanzata di un progetto iniziato otto anni fa: far crescere in casa i top player di domani. Partire dai giovani napoletani per aprire la finestra sul football mondiale. Lo screening sul Napoli che sarà inizia dal destro di Roberto Insigne: seguito anche da Mazzarri, ha già mostrato grandi doti fisiche per un ’94 e quella classe condensata nei gol e negli assist che sono valsi il primato alla Primavera ed un posto da titolare nell’under 19 di Alberigo Evani. Il nuovo corso, però, del vivaio si struttura anche sul modello Udinese, per pescare il nome dal mercato meno frequentato, ma di sicuro avvenire.
Come quello di Igor Lasicki: difensore classe ’95, preso dallo Zaglebie Lubin. Titolare della nazionale polacca under 17, è nell’Europeo di categoria che è stato seguito. Supera il metro ed ottanta, con un ottimo timing nell’elevazione e senso dell’anticipo. Centrale completo che deve solo limare l’esuberanza nell’entrata. Anche Soma Novotnhy arriva col vento dell’est. Punta della juniores di Saurini è stato preso in Ungheria. Classe ’94, è stato riscattato dal Napoli in avvio di stagione dal Vezprem per una somma di poco superiore ai duecentomila euro. Un affare per chi ha già visto questo ragazzo all’opera: fisicità e fiuto del gol con la capacità di far salire la squadra. La tecnica è da sgrezzare, il tempo è dalla sua parte. Il terzo tassello straniero per Saurini arriva dall’Africa, la perla nera ha il viso di Derick Appiah (classe ’95), che l’osservatore azzurro Maurizio Micheli ha monitorato in un raduno di più di quattrocento giovani. Dall’Amidaus FC (campionato regionale ghanese) al Napoli il passo è di quelli che ti cambiano la vita. Derick inverte il clichè dei calciatori sub-sahariani di poca tecnica e di tanto spessore, tanto che Appiah si è presentato al provino con un gol da cineteca all’Aversa Normanna. Fin qui, gli stranieri. Oltre ad Insigne, però, sono almeno altri sette gli azzurrini che meritano menzione.
Perchè Giuseppe Nicolao ed Emanuele Allegra sono i due terzini dell’under 19 oltre che della Primavera: rispettivamente a sinistra ed a destra assicurano spinta e copertura. Esterni full back, si adattano alla difesa a 4 o in un centrocampo a cinque. La nidiata dei ’94 culla anche l’estro diGiuseppe Fornito, calabrese di Trebisacce con un sinistro vellutato e quella trafila delle nazionali giovanili da continuare, sognando l’under 21 nell’arco di due stagioni. Dai classe ’94 ai classe ’96 il passo è breve e scandito, in entrambi i casi, dal lavoro del tecnico Nicola Liguori. Forgiati dall’attuale allenatore dei Giovanissimi, dopo il Torneo di Birmingham, gli under 17 della Scugnizzeria si sono messi in mostra anche in Germania, ad Hannover, nel Trofeo per nazionali vinto proprio dalla juniores di Zoratto. Si tratta dell’attaccante Tutino, dei difensori Guardiglio e Romano, protagonisti anche in Bassa Sassonia, mentre per il mediano Palmiero c’è stato un turno di riposo, pur restando nel giro dei migliori della sua annata.
Il Mattino
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