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Poco meno di 100mila euro. Tanto costerà rimettere a nuovo il tappeto verde del San Paolo con una rizollatura totale del campo che il Napoli ha ordinato ieri pomeriggio. Dunque, il club azzurro passa al piano B perché, sentito l’agronomo della Lega, ha capito che non c’è da fidarsi della ricrescita naturale dell’erba appena seminata: «Purtroppo sotto il profilo prestazionale, il campo non dà certezze per il futuro, tenendo anche conto degli impegni uno dietro l’altro che dovrà sostenere in 4 giorni», spiega Giovanni Castelli, l’agronomo che ha in cura il terreno di gioco. E quindi, adesso è una corsa contro il tempo, perché bisogna riuscire a sistemare tutte le zolle entro sabato, ovvero almeno 24 ore prima il fischio d’inizio. Tre gare in dieci giorni, il 16 col Parma, il 20 con l’Aik e il 26 con la Lazio, senza dimenticare l’allenamento degli svedesi del 19. Sono complessivamente 800 rotoli di erba in viaggio dalla Lombardia a bordo dei dodici tir. Un prato deluxe: un manto erboso alto quattro centimetri, il più alto che c’è e pure il più costoso. 6500 i metri quadrati di manto erboso che arriveranno già questo pomeriggio. Le due aree di rigore sono state già sistemate. «Il manto erboso del San Paolo sarà in condizioni perfette perché la metodica delle rizollature ormai ha raggiunto una qualità che prevede di giocare appena terminato il lavoro», assicura Castelli pensando alla gara col Parma. Il tappeto (si fa per dire) verde dello stadio napoletano contro la Fiorentina è apparso come uno dei più vergognosi d’Italia ma lo scenario tra tre giorni sarà differente. Addio ai pezzi di terra volanti, all’aderenza nulla dei tacchetti al suolo, alle traiettorie dei tiri incontrollabili, ai gesti tecnici fortemente limitati. Al lavoro 25-30 operai che saranno impegnati a turno giorno e notte per togliere le zolle vecchie e sostituirle con il nuovo prato: un lavoro incessante che verrà eseguiti dalla ditta Marrone. Un maquillage profondo. Alessandro Formisano, capo delle operazioni del club azzurro, spiega: «È emerso che la strategia intrapresa va nella direzione corretta ma dobbiamo fare i conti con una estrema variabilità del clima nei prossimi giorni che potrebbe vanificarla. Abbiamo quindi deciso di procedere all’integrale rizollatura». Della situazione dello stadio ha parlato a Radio Kiss Kiss l’assessore allo sport Pina Tommasielli. «Appena sarà firmata la transazione del debito del Calcio Napoli nei confronti del Comune, la cifra in questione sarà destinata alla riqualificazione del San Paolo. Abbiamo conteggiato la cifra, che precisamente è di 1 milione e 325 mila euro. Infine, il tavolo permanente riguardante la convenzione, che scade nel 2014».
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