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All’ingresso della sede del club apparirà la scritta oggi sposi, per il nuovo sì tra Cavani e il Napoli. Ma che fatica per arrivare a questo scambio di anelli e quante volte si è rischiato la rottura irrimediabile. Il momento più critico c’è stato un mese e mezzo fa, con l’alzata di scudi del patron che orgogliosamente si rifiutava di rimettere mano a un accordo già corretto l’anno precedente. Parole grosse con i due manager del Matador, sembrava l’inizio della fine e fu a quel punto che venne fuori tutta l’abilità dialettica e la capacità diplomatica del direttore sportivo Riccardo Bigon. Non poteva finire così, per uno scatto d’ira. Non si poteva gettare alle ortiche il lavoro di cucitura del nuovo accordo che, in modo certosino, avevano portato avanti Claudio Anellucci e Pierpaolo Triulzi. Un’attività oscura e preziosa, senza mai tirare fuori una polemica quando la situazione si stava facendo critica ed evitando di parlare ai media quando la tensione divenne crescente. Il tira e molla è durato più di tre mesi, poi tutti gli angoli sono stati smussati e si è arrivati al sospirato accordo.
fonte: Tuttosport