di AntonioPapa
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Una progressione fenomenale per prendere un pallone troppo largo, che solo la fame di successo può spingerti a recuperare. Uno scatto ‘Turbo’ e quel pallone pennellato al centro, perfetto per il testone di Cavani. Edu Vargas c’è, per ora sforna solo pregevoli assist (quello di Palermo non era il primo, basti pensare alle amichevoli) ma il gol è solo questione di fiducia, di autostima che sta crescendo: fra poco arriverà anche la firma sul tabellino. A quanto pare si è convinto anche Mazzarri, Vargas può essere il vice-Cavani o comunque può completare un reparto che senza il ‘Matador’ sarà in balia dei bajitos. Niente male di questi tempi.
NO AL PRESTITO – Eloquente il virgolettato del ds Riccardo Bigon, esasperato dalle continue domande: “Non so più come dirlo, Edu resta con noi”. Il prestito sarebbe stato un bene per dare minutaggio ed esperienza ad un calciatore nel quale tutta Napoli crede ancora tantissimo, e non gli si può dare torto. Invece si è deciso di tenerlo, in mancanza di valide alternative, e non è necessariamente un male. Anzi. Se Mazzarri capisce come usarlo, Vargas può essere l’arma letale da sfruttare al momento giusto. Deve continuare su questa strada e i risultati arriveranno molto presto. Quattro mesi di tempo, poi se i frutti del lavoro del cileno tardano ancora via libera al prestito per gennaio, senza rancore. Il credito di fiducia in ‘Turboman’ non si esaurirà certo a dicembre. Il ragazzo si farà se sapremo aspettarlo, voce unanime dalle parti di Castelvolturno.
IL PEPITO SULLA CODA – E quindi, proprio in tema di attesa, la soluzione per investire al meglio il tesoretto-Lavezzi gli azzurri ce l’hanno a portata di mano: Giuseppe Rossi. Nessun’altra squadra in Italia può permetterselo, ora come ora. Nessuna se non il Napoli, forte di una rosa ricca di alternative che consente di avere in organico un calciatore infortunato fino al prossimo anno. Poi, a gennaio, si può puntare sul talento italo-americano mandando via in prestito chi fra Vargas e Insigne avrà convinto meno. De Laurentiis ha la disponibilità economica per fare una scommessa a costi relativamente contenuti, visto che fino all’infortunio Rossi valeva quattro volte tanto. Dieci milioni sono spiccioli per una squadra che ha in cassa i proventi di una gestione esemplare. Insomma, un affare da non lasciarsi sfuggire, specie in fase di saldi da fine mercato: magari si riesce a spuntare anche qualcos’altro dai soldi richiesti dal Villarreal. E magari il mercato del Napoli non si completerà solo con un esterno destro di scarto…