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La lunga vigilia di Insigne. L’ennesima. La più attesa. Un’escalation. Prima i dilettanti trentini, poi il Bayern Monaco, quindi il primo contatto con il San Paolo nella sfida con il Bayer Leverkusen. E ora la grande attesa per l’esordio da titolare dal primo minuto in serie A con la maglia del Napoli: a Palermo sarà lui il partner di Cavani, agirà alle spalle del Matador, nel nuovo ruolo disegnato per Pandev che sarà assente al «Barbera» per squalifica.
Lorenzo è quello di sempre, sereno, concentrato. «Ho pranzato con lui, era carico a mille e concentratissimo. Il Lorenzo di sempre. Gli ripeto spesso, farai gol a Palermo, lui fa finta di non sentire…», confessa Antonio Otaiiano, uno dei procuratori del talento di Frattamaggiore. Insieme all’altro manager, Fabio Andreotti, sarà questo fine settimana in vacanza alle Eolie e poi si sposterà al «Barbera» per vedere Lorenzo all’opera nella prima partita in serie A.
Resteranno a Napoli i suoi genitori, papà Carmine e mamma Patrizia, e i due fratelli Antonio e Marco, anche loro calciatori, oltre a Roberto, attaccante della Primavera azzurra che sarà impegnato domani nell’esordio contro la Roma. Papà Carmine, il suo primo tifoso, si è tatuato su un braccio l’immagine dell’esultanza di Lorenzo che fa la linguaccia dopo un rete. Aveva promesso di farne un altro in caso di gol di Lorenzo nella finale di Supercoppa a Pechino, l’appuntamento è rimandato per l’esordio a Palermo. Tutti incollati alla tv, tutti a Frattamaggiore a casa della famiglia Insigne, dove c’è anche «Pocho», il cagnolino chiamato così da Lorenzo prima che arrivasse in azzurro, lo acquistò l’anno scorso quando giocava a Pescara.
Già, Pescara, una parentesi felicissima con Zeman, la promozione, i tanti gol, gli assist, l’amicizia con i compagni. Con Immobile si è incontrato in under 21, con Verratti si sente spesso al telefono, lo ha fatto prima dell’esordio del baby centrocampista con il Psg. E il talento abruzzese ha ricambiato in questi giorni per l’esordio imminente di Lorenzo in serie A, che assaporò la massima serie per qualche minuto proprio conMazzarri allenatore.
A Palermo è atteso, l’ex Cavani, ma anche lui Insigne. Sono arrivate già richieste di fans palermitani per avere la sua maglietta e Lorenzo li accontenterà. Se dovesse segnare, la prima dedica sarebbe per la sua ragazza, poi per la famiglia e per i tifosi del Napoli. Ma a questo non pensa, Lorenzo: è solo concentrato per seguire al massimo le indicazioni di Mazzarri e per dare il meglio al «Barbera», dove tra l’altro non ha mai giocato in carriera.
L’azzurro Napoli e l’azzurro Italia. Insigne sogna di vincere il titolo europeo con l’under 21 di Mangia, Prandelli ha ribadito il suo apprezzamento per Lorenzo, ritenuto dal ct «il prototipo dell’attaccante moderno». E per lui la maglia dell’Italia maggiore sarebbe il massimo, un obiettivo della sua carriera. Un passo alla volta, adesso c’è il primo vero esame di maturità a Palermo, il grande palcoscenico della serie A, dopo le prove brillati e i gol nelle amichevoli precampionato. Le prime pagine dei giornali, il grande impatto con il Napoli, l’amore del pubblico. E ora la prima volta con Cavani, un tandem che fa già sognare. Tocca a Lorenzo non far rimpiangere Pandev, dopo che nel ritiro in Trentino è stato bravo con le sue prestazioni a mitigare tra i tifosi la nostalgia per la partenza di Lavezzi.
Ora il Palermo e poi magari una cena tra amici lunedì a Napoli, a base di pesce. Attento alla dieta e alla tavola per mantenersi in forma, niente dolci, quindi anche in Sicilia. E poi non ne va matto Insigne.
Il campo, la famiglia, i genitori, la ragazza, la grande ambizione di arrivare il più lontano possibile. Il sogno di vestire la maglia del Napoli si è realizzato, poi il contratto, adesso l’esordio in campionato. La lunga vigilia di Lorenzo, una vigilia assolutamente normale. In campo l’emozione gli passa subito, giusto l’avvio di partita, poi va fortissimo. Lo ha già dimostrato e vuole confermarlo a Palermo.
Il Mattino